Io ti cercherò – Massimo Bavastro



Massimo Bavastro
Io ti cercherò
Longanesi
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La storia di un padre e di suo figlio. La storia della loro forza nell’affrontare la vita. Un dramma inaccettabile che non può rimanere senza una spiegazione. Questo è il libro di Massimo Bavastro, nato dalla serie televisiva creata da Leonardo Fasoli, Maddalena Ravagli, Monica Rametta, con la regia di Gianluca Maria Tavanelli.
Ettore è un ragazzo immerso nella sua vita universitaria a Roma, nonché negli anni migliori della sua vita. È un salutista, determinato nell’affrontare al meglio gli studi e consegna le pizze per mantenersi. Inoltre è anche impegnato nel sociale. È uno spirito contro corrente con una vitalità sbalorditiva. Suo padre Valerio, invece, è un ex poliziotto che da Roma è scappato ad Anzio dopo essere stato espulso dalla Polizia con disonore. Qui, ad Anzio, ha trovato lavoro come benzinaio e vive nella più totale solitudine, prigioniero dei suoi rimorsi e nella totale assenza di rapporti con la famiglia, Ettore compreso. 
Quando viene informato che suo figlio si è suicidato buttandosi da un ponte, la sua espressione non  sembra cambiare, come del resto i suoi sentimenti. 
Dopo il funerale del ragazzo, Valerio torna rapidamente alla sua vita piatta e nostalgica ad Anzio, incassando quest’altro duro colpo che non sembra destabilizzarlo fino a quando Sara, sua ex collega nonché amante, nota alcune dinamiche sull’accaduto che risultano anomale. Non perde tempo ad informare Valerio che, a sua volta, non ne perde altrettanto per tornare a Roma, intento a svolgere un’ indagine personale che si rivelerà dinamica, sconvolgente e senza pietà. 
Il libro è molto lineare: segue uno svolgimento delle azioni molto consecutivo a causa-effetto. È senza dubbio idoneo alla serie televisiva. Molto forti sono le tematiche affrontate: il rapporto padre-figlio e i valori della famiglia, la vita dura della Polizia e delle ingiustizie in grandi città come Roma, ma si affrontano anche temi come l’integrazione e l’immigrazione: è un noir che rappresenta l’esatta fotografia della situazione sociale odierna in Italia. Molto originali le particolarità dei protagonisti che delineano caratteri forti e determinati. Questo libro è adatto a chi cerca una storia dietro l’indagine, non il contrario: non è tanto il lato investigativo il punto forte del volume, quanto le vite e le vicissitudini dei vari personaggi. Infatti il mistero che si cela dietro la morte di Ettore sembra essere fin dalle prime pagine la punta dell’iceberg di una dura verità ma, allo stesso tempo, lo svolgimento delle indagini non è troppo articolato ed è chiaro che questo sia dovuto alla volontà di concentrare l’attenzione sui personaggi e sul loro passato. Buona la tenuta del dettato che tiene il lettore vigile e attento a nuove sorprese, meno la costruzione e lo sviluppo dei dialoghi, che a parer mio, sono il punto debole del libro. Consiglio questo libro a chi cerca una storia che vada oltre l’enigma, il giallo, l’inchiesta da seguire, ma che guarda e descrive persone comuni e il fardello che portano dentro.

Marcello Sorrentino

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