Anja è una giovane studentessa di scienze forestali. Il suo passato è segnato dalla scomparsa del padre, uscito per una passeggiata nel bosco e mai più tornato.
Quel giorno è come se la foresta si fosse presa anche sua madre, caduta in una profonda depressione che l’ha portata a tentare il suicidio.
Anche Anja porta su di sé le conseguenza di quel fatto: soffre di asma, probabilmente di natura psichica, ed è in cura da un terapeuta.
Un giorno, uno stage di ricerca e classificazione del terreno, la riporta nel bosco di Waldmuenchen, il luogo dove passava le vacanze e dove era scomparso suo padre.
A parte il peso dei ricordi che avvolgono il luogo, tutto sembra svolgersi normalmente: Anja e il suo collega procedono con le operazioni di perforazioni geognostiche, perforando il terreno e prelevando campioni di terreno per studiarne la composizione e la stratificazione.
Improvvisamente, però, un uomo arriva a minacciarla con un fucile: è una sua vecchia conoscenza che risale ai tempi della villeggiature con i genitori. Si tratta di Xaver, un uomo con qualche deficit cognitivo e appartenente alla famiglia padrona di quella parte del bosco.
Tutto sembra risolversi per il meglio ma , più tardi, esaminando le schede relative ai prelievi, Anja si accorge di un’anomalia in uno campioni repertati proprio nel terreno della famiglia presso la quale passava le vacanze. Ritorna sul posto e ancora una volta Xaver torna a minacciarla di non scavare nel terreno. Xaver che poco dopo viene trovato impiccato, Si presume un suicidio dopo aver ucciso l’ anziana madre.
Le morti sospette, una radura disboscata che nelle vecchie mappe era una foresta, strani comportamenti e reticenze, convincono Anja che lì si trovi la soluzione per dissipare i dubbi e le incertezze sulla scomparsa di suo padre. La sua ostinazione riceve in cambio l’odio delle persone del posto, perché che sono cose che è meglio non sapere e non rivangare…
Ma il bosco parla, e Anja traduce…
Il bosco silenzioso è un giallo che affonda le sue radici, è proprio il caso di dirlo, nella storia recente della Germania, un passato pesante con un’eredità che molto ha pesato sulle generazioni seguenti.
Si fa cenno, nel libro, anche al Presidente Pertini e alla sua volontà di recarsi in Germania a rendere omaggio alla memoria del fratello ucciso nel campo di concentramento di Flossenbuerg poco prima dell’arrivo degli alleati.
Una lucida analisi che non fa sconti alla Germania, perché le ferite profonde continuano a sanguinare, la verità va perseguita e la memoria deve essere conservata.
E se la gente tace, il bosco silenzioso parla e racconta la verità…
Il bosco silenzioso
Cristina Aicardi
