Lo scarabeo di Nefertari è un libro magnifico che narra la storia in un modo del tutto nuovo, una grande scoperta letteraria.
La voce narrante è uno scarabeo, un piccolo gioiello di lapislazzuli creato dall’orefice reale della Regina Nefertari e toccato da un Dio minore che gli ha donato la vita. Viaggiando di epoca in epoca e di mano in mano, dall’Egitto di Ramses, attraverso la Roma di Giulio Cesare, arrivando anche alla mitica Avalon di Morgana e di Re Artù, a Firenze con Michelangelo, la Spagna di Velà zquez, fino ad arrivare ai giorni nostri dove durante un litigio tra due innamorati finirà in acqua.
Un racconto entusiasmante vissuto attraverso gli occhi puri di questo piccolo gioiello che, dal collo come ciondolo o dalle dita come anello, prova a modo suo di trasmetterci le grandi passioni degli uomini, cercando di spiegare i loro pensieri e le loro azioni che spesso per lui sono inspiegabili, in fonod è solo un piccolo scarabeo di lapislazzuli.
Lainez riesce con uno stile vibrante e brioso a coinvolgere il lettore in un cammino attraverso la storia unendo fatti reali con episodi di fantasia con grande maestria a tal punto che non si capisce dove finiscano i primi e inizino i secondi.
I vari luoghi sono descritti in modo molto minuzioso anche se da una prospettiva completamente nuova e diversa da quella a cui siamo normalmente abituati. Anche i personaggi sono descritti approfonditamente, sia a livello fisico, per come li vede lo scarabeo, che tramite le loro azioni, spesso incomprensibili e inspiegabili ai suoi occhi, che per come ha vissuto lui e per quello che ha visto lui avrebbe sicuramente affrontato in maniera diversa.
Un grandissimo romanzo che si legge tutto d’un fiato facendosi trasportare in un viaggio nel tempo spettacolare dove la ricerca dell’amore unisce tutte le epoche e i personaggi insieme al nostro piccolo narratore.