Le Tredici



susie moloney
Le Tredici
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Il numero tredici, che regala il titolo all’ultimo romanzo di Susie Moloney, canadese, specialista del fantasy horror, incombe minaccioso con la sua temibile simbologia indispensabile al mantenimento di un equilibrio perfetto. Una trama con tutte le carte in regola, intrigante e avvincente quanto basta con il suo evocare arcaiche superstizioni che dal passato si insinuano nel presente riappropriandosene. Dopo tanti angeli, demoni e vampiri, che dilagano in libreria, la Maloney ci porta le sue streghe che sanno imporsi con maligna prepotenza. Una novità questo Le tredici, ardita storia sovrannaturale con componente psicologica che intreccia abilmente realtà e mistero, con riferimenti larvali al film Le streghe di Eastwick ( del 1987) e un preciso legame con Stephen King, anche lui autore di libri densi di inquietudini e orrori provinciali.

Haven Woods, quartiere di un “tranquillo” paese di provincia, una specie di paradiso fatto di case lussuose, splendidi giardini, strade pulite, gli fa da incantevole cornice. Ma il sinistro viavai di gatti, gli animali prediletti dalle streghe, rivela ben presto il suo vero volto di trappola pronta a scattare con i suoi terribili segreti. In questo mondo lontano dalla città, dove la vita sembra scorrere senza gravi problemi, l’inatteso suicidio di Cick Henderson, una bella sessantenne giovanile, spezza un sodalizio, all’apparenza indissolubile, costituito da tredici eleganti signore, che ostentano vite familiari inappuntabili, serene ed esteriormente felici.

Un sodalizio il loro o, meglio, una catena fatta di tredici maglie, che si definiscono tredici perle, ora da ricostruire alla svelta e a ogni costo. L’arrivo di Paula Wittmore, trasferitasi in un’altra città da dodici anni ma tornata per curare la madre, una di loro che si è ammalata all’improvviso, forse potrebbe risolvere il problema. Anche perché con Paula è tornata anche Rowan la figlia adolescente…

Passando in un lampo dal paradiso all’ inferno, madre e figlia dovranno affrontare il pericolo e il male, con l’unico aiuto di un vecchio amico appena trasferito nel quartiere e di due cani. Un crescendo stringente e azzeccato che regge il lettore in tensione fino all’ultima pagina.

patrizia debicke

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