Il caso dei tre bambini scomparsi – Alberto Beruffi



Alberto Beruffi
Il caso dei tre bambini scomparsi
Newton Compton
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È dicembre. Milano si appresta a festeggiare il Natale ma anche Sant’Ambrogio, una delle festività più amate dai meneghini. Lontano dalle vetrine illuminate del centro però, uno scuolabus si ferma all’improvviso in una strada laterale e buia. A bordo ci sono ancora tre bambini e la loro maestra. La fermata non è tra quelle del solito itinerario, e quando l’autista scende lasciandoli chiusi dentro sappiamo già che non andrà a finire bene.

Nel frattempo, in un altro angolo della città, in una misera stanza di quartiere una donna incontra un uomo: lei è probabilmente una prostituta, lui le fa indossare un velo da sposa.

I tre bambini svaniscono nel nulla e la maestra si risveglia sola nello scuolabus senza sapere cosa possa essere successo. 

La donna con il velo viene uccisa , strangolata. 

Nell’ultimo romanzo di Alberto Beruffi, “Il caso dei tre bambini scomparsi” la città è avvolta da un’atmosfera cupa e indecifrabile, dove nulla è come sembra, e il macabro disegno di una mente malata si compie senza che nessuno riesca a fermarlo: pare impossibile decifrare le intenzioni dell’assassino, che ucciderà ancora.

Poi c’è Marco Pioggia, un bravo ispettore che però ha lasciato la polizia a causa di tragici  eventidel passato che ancora offuscano il suo presente non gli permettono di recuperare la sua vita. Va da una psicologa, vaga per la città, ma forse è lui il solo a poter tirare le fila dei tragici avvenimenti delle ultime ore. La psicologa lo sprona, è ora di tornare al lavoro.

Pioggia scoprirà che sullo sfondo dei delitti ci sono di mezzo dei graffiti, verrà aiutato da una writer spagnola a indagare nei meandri dell’underground milanese, pur senza sapere dove potrà andare a parare e  se questo servirà a salvare le vite dei tre bambini scomparsi.

Riferimenti artistici e storici, frammenti musicali, filastrocche e contaminazioni culturali si susseguono nell’arco di tutto il romanzo: a volte frastornano, creano false piste, altre illuminano come squarci le dinamiche dell’assassino. E poi ci sono la storia antica di Milano e le tradizioni pagane che precedono il Natale, le citazioni, le monete antiche, i graffiti a comporre una trama fitta e non scevra da colpi di scena.  

Un thriller dal ritmo serrato che pur perdendosi a volte nei tecnicismi e rischiando di far perdere il filo, rimane senza dubbio una lettura molto godibile.

Caterina Nicolis Lundgren

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