Un thriller, quasi un gioco, concepito e scritto da due amici Lucio Brunelli un vaticanista del TG2, che la professione ha tenuto vicino ai segreti della Santa Sede e alle sue procedure secolari, e Alver Metalli, giornalista scrittore che vive a Buenos Aires e a buona ragione si può giudicare un esperto di culture americane. Un aereo precipita sulla Cappella Sistina nel cuore della cristianità , distruggendo gli affreschi michelangioleschi del Giudizio Universale, durante il conclave per eleggere il successore di papa Leone XIV. La strage di porporati è assimilabile come impatto mediatico solo all’attentato dell’11 settembre a New York . Chi è stato e perché? Si pensa a un atto estremistico. Si sospetta il coinvolgimento di due tunisini, mentre il candido paesaggio quasi spettrale di una neve novembrina ricopre Roma con i suoi bianchi fiocchi.
Ma la pista islamica è lacunosa e non convince appieno il dottor Mario Romeo, capo dell’antiterrorismo italiano. Nel frattempo, una Chiesa senza papa, con il collegio cardinalizio praticamente annientato, è costretta ad affrontare un interrogativo che non si è mai presentato nella storia. Chi e come potrà eleggere il successore di Pietro. La perfetta descrizione di luoghi, riti, documenti e tradizioni della Chiesa Cattolica si aggrappa a una ricostruzione apocalittica possibilistica di una cronaca futura collegata al perverso mondo attuale. Di fronte a un thriller mi costringo a tapparmi la bocca per non sciupare la trama intrigante di Brunelli e Metalli che ci regala tanti e incredibili colpi di scena, in un clima di fede ma anche sotto l’influenza di logiche politiche e oscure e temibili dietrologie. Cosa potrebbe accadere? Come coordinare una storia complessa con uno dei soli tre cardinali superstiti rapito dai guerriglieri delle Farc e un altro in fin di vita? Il racconto si sviluppa portando in scena la cronaca di protagonisti credibili, con spunti anche di attualità , passioni e convinzioni dei nostri tempi, inserendo profezie e personaggi che costruiscono verità su miti e sfruttano il fatto che, a detta di Brunelli e Metalli citando Gilbert Chesterton : ‘quando la gente smette di credere in Dio, non è vero che non crede più in niente. Crede a tutto’.
Ma niente è come pare. Solo un’inimmaginabile follia ha causato la strage. E l’elezione del nuovo papa quali orizzonti potrà schiudere alla Chiesa del futuro? Speranza? Illusione?