Il nostro gioco crudele



Araminta Hall
Il nostro gioco crudele
Newton Compton
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Mike Hayes è appena rientrato a Londra, dopo essere stato per un anno a New York per motivi professionali. Il suo rientro nella capitale inglese è stata la risposta ad un impulso verso il sentimento che prova per Verity, la ragazza che vuole a tutti i costi riconquistare. Insieme fin dai tempi dell’università, i due hanno vissuto una storia fatta di amore e ossessione, gioco e desiderio. Desiderio è la parola chiave di tutto il romanzo. Desiderio è il sentimento che provano l’uno per l’altra, con una forte dose di attrazione fisica, ma  Desiderio è anche il gioco che per tutta la loro relazione hanno portato avanti. Un gioco che prevedeva sempre il solito copione: Verity e Mike entravano in un locale e si separavano immediatamente. Mentre Verity adescava uomini soli, Mike restava di guardia, pronto ad intervenire al minimo segnale di pericolo. Quando il mal capitato di turno iniziava ad essere troppo insistente, Verity toccava il ciondolo a forma di aquila che portava sempre al collo. A quel punto, Mike interveniva allontanando l’altro uomo, a volte bastavano le parole, altre bisognava usare le mani. L’importante era salvare Verity, per poi essere liberi di sfogare la passione e l’eccitazione provocata dal gioco. Ma nel periodo newyorkese Mike commette un errore e Verity decide, per punirlo, di interrompere la relazione. Da qui, il bisogno e la necessità di rientrare a Londra, dove Verity sta per sposare un altro uomo.
La voce narrante è Mike, che si ritrova a scrivere tutta la vicenda della sua storia con Verity fine all’epilogo del romanzo. E’ una figura travagliata, un uomo con un vissuto difficile alle spalle, un infanzia distrutta dalla mancanza di attenzioni da parte della madre. Questo ha provocato in lui un bisogno di attenzione e accettazione che lui trova nella figura di Verity, per la quale vive un amore unico, assoluto, malato. Ogni sua decisione è dettata dal bisogno di compiacerla in tutto, di rendersi perfetto ai suoi occhi, come lei lo è per lui. Non riesce ad accettare la fine della relazione imposta dalla ragazza, e il suo imminente matrimonio per Mike altro non è che un nuovo gioco del Desiderio. Lui deve a tutti i costi salvarla.
Conosciamo Verity  solo attraverso la voce di Mike. Ha manipolato la mente di Mike, vivendo con lui questa relazione malata, ne ha plasmato a tal punto il giudizio che ad un certo punto non si riesce più a capire chi sia tra i due il manipolatore e chi la vittima. Sarebbe stato interessante rivivere la storia anche dal punto di vista di Verity.
L’autrice ne “Il nostro gioco crudele” ci offre un thriller psicologico dove ci racconta il modo in cui una mente malata amplifica le emozioni e rielabora la realtà per adattarla al proprio bisogno, entrando nei lati più oscuri e perversi della psiche. Il romanzo che ne scaturisce è cupo, a tratti soffocante.
“Un libro sconvolgente” è il giudizio della scrittrice Gillian Flynn, riportato sulla copertina. A lettura ultimata non posso che essere d’accordo.

 

Lucia Cristiano

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