Mike Brinx possiede uno strano potere. A seguito di un colpo ricevuto durante una partita di football, le sue capacità mentali si sono sviluppate in maniera eccezionale.
La sindrome del savant acquisita, come veniamo informati già dal frontespizio, è una patologia rara: una persona normale, a seguito di una lesione cerebrale traumatica, dimostra capacità cognitive straordinarie. Così è successo a lui.
Per Mike non è stato facile abituarsi a questa condizione e solo grazie alla madre ha potuto accettare il suo nuovo modo di essere. Dopo aver abbandonato il sogno di diventare un famoso giocatore di football, si è iscritto al MIT, si è laureato ma ha rifiutato contratti accademici preferendo dedicarsi all’unica occupazione che sembra dare ordine e senso alla sua vita e alla realtà intorno a lui: inventare e risolvere enigmi, sempre più complessi.
La mente di Mike è lineare e nell’insieme semplice: crede nei numeri e nei fatti, due più due fa sempre quattro, la gravità fa cadere la mela. Crede nelle soluzioni logiche e che, con il giusto metodo, si possa conoscere la verità. I misteri del mondo non sono poi tanto diversi da un puzzle.
L’incontro con Jess Price, una giovane scrittrice arrestata per omicidio, imprime una svolta imprevista alla sua vita.
Su invito di Thessaly Moses, psichiatra di Jess, Mike può accedere al penitenziario femminile di minima sicurezza nella località di Ray Brook, New York.
Attraverso enigmi e disegni, Mike riesce a rompere il silenzio della ragazza e a comunicare con lei che, accusata dell’omicidio di Noah Cooke, si è chiusa in un mutismo patologico.
Quello che si spalanca davanti ai suoi occhi è l’enigma degli enigmi, quello che in molti hanno cercato, e cercano tuttora, di penetrare e possedere.
Molti vorrebbero raggiungere il segreto conservato all’interno di una bambola custodita a Sedge House, la dimora dove Jess era impiegata come guardiana e dove Noah è stato ucciso. Un segreto che permetterebbe di superare il territorio dell’ignoto dal cui confine non torna indietro nessun viaggiatore.
I personaggi con cui Mike si incontra e scontra sono molteplici: Jameson Sedge, imprenditore di successo, fondatore della Singularity, azienda che si occupa di speculazioni nel campo delle biotecnologie e delle reti blokchain; Anne-Marie Riccard, esperta di ceramiche e porcellane, compagna di Sedge; Rachel Appel, dirigente di un centro studi della cabala a Manhattan; Cam Putney, uomo dall’oscuro passato, braccio destro di Sedge; il professor Gupta del MIT, amico di Mike…
Ci sono poi gli incontri con personaggi vissuti nel passato, che hanno lasciato dietro di sé una scia di misteri che devono essere indagati: Aurora Sedge, zia di Jameson e proprietaria di Sedge House; Violaine, la misteriosa bambola costruita da LaMoriette; Lilith donna fatale che abita i sogni di Mike…
Gli enigmi da risolvere sono molteplici ma legati a uno unico.
«Ciò che ha trovato» dice Anne-Marie a Mike «è il nodo, il punto di incontro tra passato e futuro: ora che abbiamo l’enigma di Dio, niente sarà come prima.»
Così, attraverso più di un secolo di eventi, passando da Praga a Parigi agli Stati Uniti, sembra quasi che si avveri la profezia: «il potere della creazione è nelle nostre mani.»
Creazione che, sia da una prospettiva religiosa sia da una prospettiva scientifica, riguarda il momento in cui l’invisibile diventa visibile, il nulla diventa qualcosa. Per i cabalisti, il movimento dall’energia pura al piano materiale avviene attraverso le parole: nella cabala le parole hanno un potere immenso, un potere magico ma …bisogna saper pronunciare la parola giusta nel modo giusto.
Il mistero su cui indaga Mike è tutto qui… e non è cosa da poco.
Il finale dovrebbe soddisfare i lettori…ma lo sgambetto fuori programma di Danielle Trussoni, ironicamente ammiccante, lascia un fondo di perplessità.
Rimane il dubbio se si tratti di realtà, realtà virtuale, aumentata, illusoria, specchiata…o di un ultimo scherzo.
Il maestro di enigmi – Danielle Trussoni
Michela Vittorio
