Jack is back – Stefano Tura



Stefano Tura
Jack is back
Piemme
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Derrick Brainblee è un giovane poliziotto inglese che opera nel tristemente famoso quartiere di Whitechapel, ed intanto nella moderna Londra del dopo Brexit iniziano a sparire di circolazione giovani donne.
L’intro del nuovo libro di Stefano Tura lancia a tutti i suoi lettori un imput di già visto, di già vissuto; viene da chiederci dopo le prime pagine cosa vorrà raccontarci di nuovo dato che queste vicende hanno ormai più di centotrenta anni, la domanda che nasce spontanea è: – Ma non ho già letto questo libro? – 
Proseguendo poi la lettura il romanzo ci trasporta all’interno di una Londra attuale dove convivono svariate sfaccettature di vite, dall’alta aristocrazia fino ai sobborghi più infimi infestati da esseri senza scrupoli, dediti ad ogni basso commercio pur di soddisfare i propri bisogni.
Le vicende s’intrecciano, narrando le gesta a dir la verità poco eroiche dell’ispettore Brainblee, passando poi per l’accademico Driscoll, professore di criminologia dell’Università, per un discendente della Regina Vittoria e per criminali extracomunitari, ma con un unico denominatore ovvero un enigmatico hashtag JIB che pone quesiti e angosce all’interno della popolazione.
Stefano Tura è molto abile durante la sua narrazione nel creare i presupposti di un confronto riguardo le tematiche sociali della Londra vittoriana e quella attuale, creando un parallelismo riguardo alle problematiche delle due epoche, diverse eppure uguali.
Il libro ci scorre via con leggerezza nonostante i temi trattati, appare come un bel giallone dalle tinte fosche ma c’è dell’altro; infatti ben oltre la metà del romanzo inizia a farsi presente la componente spiritistica, il tema della metempsicosi con le teorie reincarnative e proietta il lettore in un mondo ancor più enigmatico e confuso.
Viene spontaneo leggendo crearsi un’immagine di chi potrebbe essere l’attuale Jack lo squartatore, visto le dinamiche del libro, anche se in effetti nessun corpo martoriato viene inizialmente trovato, soltanto persone scomparse nel nulla;
E’ in questo contesto che ruota il ruolo dell’ispettore Brainblee, malato psicotico che durante le sue allucinazioni e convulsioni vede immagini sfuocate di delitti atroci.
Il susseguirsi dei fatti ci trasporterà poi verso il finale della storia dove tutte le vicende si faranno chiare solo per chi accetterà la cruda verità, ovvero sia che Jack lo squartatore è tornato, Jack is back.
Libro per molti versi sconvolgente questo scritto dal giornalista Rai Stefano Tura, d’altronde sono anni che fa il corrispondente da Londra quindi conosce sicuramente in profondità la capitale britannica, a noi non resta che prenderne atto e se questi sono gli effetti della Brexit per noi sarà un piacere restarne lontani. 

Gianmarco Andreuccetti

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