Waterloo, sono passati duecento anni dalla battaglia che vide la disfatta di Napoleone Bonaparte e la fine di un sogno di gloria.
L’ultima campagna armata di Napoleone, che si svolse in Belgio da 14 al 18 giugno 1815, e si chiuse con la sua definitiva sconfitta nella celebre battaglia ( chiamata di Saint Jean dai francesi e Belle Alliance dai prussiani) prese invece il famoso nome di Waterloo, allora un paesino delle retrovie – oggi una città di quasi trentamila abitanti – dove il duca di Wellington aveva stabilito il quartier generale e da dove redasse il finale bollettino di vittoria.
Waterloo si trovava a poca distanza dai campi e le fattorie, dove si concentrarono gli scontri degli eserciti avversari ( fanterie e cavallerie si affrontarono tutte in pochi chilometri quadrati), che si massacrarono in uno dei più cruenti combattimenti militari di tutti i tempi (si parla di circa 27 000 e più morti tra i francesi e di 22 000 tra gli anglo prussiani senza contare feriti e dispersi).
Lo scrittore scozzese Walter Scott (1771-1832), che dieci anni dopo pubblicò la monumentale biografia di Napoleone, dedicò all’evento un paio di importanti ed esplicativi capitoli dell’ottavo volume. Il grande Victor Hugo, monumento letterario francese (1802-1885), nel 1862, mentre si trovava in esilio in Inghilterra, pubblicò “I miserabili” e inserì nel romanzo la minuziosa storia di un giorno di visita sul campo di battaglia.
Questo “Waterloo, la vittoria decisiva” (contro Napoleone, naturalmente) a cura del colonnello Lipscombe, uscito in concomitanza con il 200° anniversario della battaglia, è uno splendido volume riccamente illustrato che racconta tutti i diversi aspetti dell’impossibile sogno di restaurazione napoleonica, iniziando dal 1º marzo giorno in cui alle 17, l’esule sbarcò accompagnato da una migliaio di uomini nel golfo di Juan vicino ad Antibes, nella Francia meridionale.
I testi di: Jeremy Black, Julian Spilsbury, Philip Haythornthwaite, Mark Adkin, Ian Fletcher, Charles Esdaile, Andrew Field, Huw Davies e l’introduzione di Peter Snow, studiosi e storici di fama internazionale esaminano e valutano tutta la storia dell’epoca, la vittoriosa risalita di Napoleone fino Parigi dove il 20 marzo, dopo il trionfale ingresso nella capitale francese, avviò la campagna dei 100 giorni, quei cento giorni ormai diventati sinonimo del suo ultimo sfortunato exploit. Ci fanno seguire passo, passo la sua epopea fino al 14 giugno. Per poi raggiungere il campo, partecipare alla battaglia, vista da svariate angolazioni, interpretando e comprendendo le diverse tattiche degli avversari. Questi testi costringono il lettore a immergersi nel microcosmo finale della fattoria fortificata di Hougoumont, il vero luogo attorno al quale per due giorni avvennero gli scontri tra i due eserciti che culminarono con la sconfitta dell’esercito francese il 18 giugno e costrinsero Napoleone alla fuga a Parigi, alla sua abdicazione e alla definitiva resa dei conti dell’impero. .
Questa splendida pubblicazione, che è stata scelta ufficialmente per rappresentare la commemorazione del duecentesimo anniversario di Waterloo, offre una storia unica e completa di una battaglia che cambiò l’Europa e fu una delle più importanti della storia mondiale di sempre.
Biografia del curatore,
Nick Lipscombe, il colonnello inglese che ha curato la raccolta dei testi, è nato nel 1958 a Angers, in Francia.
Ha seguito gli studi accademici presso la Royal Military Academy, Sandhurst, concentrandosi sul periodo napoleonico e la guerra peninsulare in particolare.
Dopo una carriera di 34 anni nell’esercito britannico, nel corso della quale è stato insignito tra l’altro della la US Bronze Star, si è impegnato nella scrittura e presta la sua preziosa opera come guida per i tour nei campi di battaglia napoleonici. Il suo “The Peninsular War” Atlas (Osprey, Oxford 2010), fu scelto come libro dell’anno (per la storia) dal “Dayly Telegraph”. È presidente di Peninsular War 200, l’organizzazione ufficiale britannica per le celebrazioni del bicentenario della guerra, membro del comitato di Waterloo 200 e amministratore fiduciario del cimitero britannico a Elvas in Portogallo. Vive con la moglie e tre figlie in Spagna.