La forma del buio – Mirko Zilahy

51NovEE-2+LMirko Zilahy
La forma del buio 
Longanesi
dal 18 aprile

Un nuovo killer terrorizza la capitale
Roma è nelle mani di un assassino, un mostro capace di dare forma al buio. Una tenebra fatta di follia e terrore, che prende vita nel rito dell’uccisione. Le sue visioni si tramutano in realtà nei luoghi più sconosciuti ma pieni di bellezza della città.
Una scena del crimine inquietante
È una strana forma di arte plastica quella che il killer insegue, trasfigurando le sue vittime in opere ispirate alla mitologia classica: il Laocoonte, la Sirena, il Minotauro.
Le ‘opere’ di quello che la stampa ha già ribattezzato «lo Scultore» appaiono sui palcoscenici più disparati, dalla Galleria Borghese all’oscura, incantata Casina delle Civette a villa Torlonia, dallo zoo abbandonato all’intrico dell’antica rete fognaria romana.
Un nuovo caso per il commissario Mancini
Mancini viene richiamato in servizio e messo di fronte a quella che si dimostra ben presto la sfida più terribile e complicata della sua carriera. O forse della sua stessa vita. Ma il miglior profiler di Roma è lontano dall’essere l’uomo brillante e deciso di un tempo. E la squadra che lo ha sempre affiancato non sa come aiutarlo a riemergere dall’abisso.

Mirko Zilahy, nato a Roma nel 1974, ha vissuto nel quartiere di Montesacro fino al 1983 quando si è trasferito a Latina per seguire il lavoro del padre, nefrologo presso l’ospedale Santa Maria Goretti. Dopo il liceo classico, è tornato a Roma per frequentare Lingue e Letterature straniere presso la Terza Università, dove si è laureato, dopo aver gestito un pub, con una tesi su Dracula di Bram Stoker. Si è poi trasferito a Dublino per un dottorato di ricerca sullo scrittore Giorgio Manganelli al Trinity College, dove ha anche insegnato Lingua e Letteratura italiana.
Al ritorno in Italia, ha lavorato per Fazi editore come redattore-aiuto editor della narrativa italiana e straniera e successivamente come editor della narrativa straniera di minimum fax. Alla sua attività di traduttore – ha tradotto autori come Bram Stoker, Roger Boylan, Peter Murphy e recentemente il romanzo vincitore del premio Pulitzer Il Cardellino di Donna Tartt –, affianca quella di cultore di Letteratura inglese
all’Università per Stranieri di Perugia. Vive nelle vicinanze del grande Gazometro con la compagna e due figli. È appassionato di calcio, arti marziali, hard rock, birra scura e Irlanda. È così che si uccide (Longanesi 2016), il suo primo romanzo, è stato accolto con grande entusiasmo dai critici e dai lettori.

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