La madre dell’uovo



Giulio Laurenti
La madre dell’uovo
Effigie
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Genova, luglio 2001… durante il G8, il giovane Carlo Giuliani viene colpito a morte da un carabiniere, che ha sparato dall’interno di un Defender dell’Arma, attaccato dai manifestanti in Piazza Alimonda.
Tutti abbiamo visto le immagini di quella morte, successivamente ed ufficialmente attribuita, in sostanza, al caso: il proiettile che uccise Carlo sarebbe stato sparato solo per intimidire i dimostranti e sarebbe stato deviato da un calcinaccio lanciato, nella confusione, contro i carabinieri.
Ma le cose, secondo molti, non stanno così; la morte di Carlo sarebbe, in altre parole, stata “programmata” a tavolino, da parte di chi, fra le forze dell’ordine, aveva interesse a che i disordini scoppiassero comunque, in un modo o nell’altro.
Da questo assunto parte il libro di Giulio Laurenti. Libro che non è facile definire. “La madre dell’uovo”, infatti,  non è un giallo, non è una docu-fiction in senso stretto, non è un’inchiesta vera e propria, ma è tutto questo, e sicuramente molto di più.
L’autore infatti ci porta, in oltre duecento serrate pagine, fitte di riferimenti a fatti, nomi, documenti, personalità anche politiche di rilievo nazionale, a scoprire impressionanti punti di contatto con altre morti “programmate”, in primis quella in Somalia della giornalista RAI Ilaria Alpi e del suo operatore, Miran Hrovatin.
Il collegamento è dato dalla presenza, in entrambe le vicende, degli stessi “attori”, che recitano la loro parte in un cupo ed inquietante scenario di traffico di rifiuti tossici, contrabbando di armi, aiuti internazionali depistati, violenze e torture, nel quadro, in Somalia, di una cosiddetta missione di pace, e, a Genova, della repressione di disordini fomentati, secondo le versioni ufficiali, dai famigerati black bloc.
L’autore, in prima persona, ci racconta giorno per giorno come la propria ricostruzione dei fatti prenda forma. Ricerche, indagini, colloqui coi familiari delle vittime e con personaggi ambigui o misteriosi. Laurenti avverte che la propria vita, in tutto questo periodo, viene messa via via sempre più in pericolo, subendo sabotaggi, intercettazioni ed interferenze sui computer di casa, perfino la manomissione della propria autovettura.
I fatti e le tesi di cui si parla nel libro non sono nuovi; altri autori e anche trasmissioni televisive ne hanno parlato diffusamente in passato, ma si è sempre trattato di riferimenti e teorie riguardanti singole degenerazioni del potere (politico, militare, economico), come a sé stanti. Fa ora impressione e lascia sgomenti vedere come Laurenti parta da queste singole vicende e ricomponga tutti i vari aspetti in un cupo ed inquietante quadro complessivo, in cui si incontrano, e si scontrano, servizi segreti, P2, politici di destra e sinistra, apparati militari, industria degli armamenti, smaltimento di rifiuti tossici, mafia e criminalità finanziaria.
Il tutto ricostruito attraverso una lunga indagine personale che lascia spesso l’autore nel dubbio stesso se proseguire, conscio di esporre se stesso e la propria famiglia a pericoli reali ed inquietanti.

Gian Luca Antonio Lamborizio

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