La moglie bugiarda



Susan Crawford
La moglie bugiarda
Piemme
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Dana Catrell si sente sola da quando il figlio Jamie è andato via di casa per andare all’università. Il suo matrimonio si è un po’ raffreddato, il marito è sempre più spesso fuori casa fino a sera tarda e lei rimane da sola. Per fortuna c’è la sua vicina di casa, Celia, che considera quasi come un’amica.
Un pomeriggio Celia la chiama a gran voce, dicendole che si tratta di vita o di morte. Dana corre immediatamente a casa sua e la trova abbastanza brilla, era già molto avanti con la sangria. Celia fa vedere a Dana una foto che, anche se sfocata, ritrae il marito di Dana in atteggiamento intimi  con una donna bionda e molto prosperosa, che Dana immagina sia la sua segretaria.
Dana è sconvolta e ritorna subito a casa. Ha la testa che le gira, ha bevuto anche lei molto quel pomeriggio a casa di Celia.
Quando Ronald, il marito di Celia, torna a casa quella sera,   trova la moglie  morta, uccisa dopo essere stata colpita con un vaso in testa.
Il detective Moss inizia subito a indagare, e lo stesso fa Dana, perché non si ricorda più nulla di quel pomeriggio e vuole fare chiarezza: è stata lei a uccidere Celia senza averne più ricordo?
Il romanzo ha un inizio un po’ lento e  noioso, ma poi   prende ritmo, diventando sempre più veloce, quasi isterico, seguendo il pensiero sempre più confuso e stravolto della protagonista, Dana.
La narrazione, seppur in terza persona, riesce  a trasmettere lo stato mentale deviato e altalenante di Dana, portando il lettore su delle montagne russe sensoriali che lo debilitano, impedendogli di farsi da subito un’idea chiara dei fatti e degli eventi, specialmente di quelli collegati all’omicidio.
Le descrizioni minuziose sia dei personaggi che dei luoghi rendono la narrazione molto reale.
La trama è davvero avvincente e risucchia il lettore come in un vortice, facendo gustare  pagina dopo pagina l’evolversi degli eventi.
Molto spazio viene dato ai pensieri dei personaggi, labirinti fatti di ricordi, di sensazioni, di immagini a volte sfocate, di rimpianti e di intuizioni. Labirinti nei quali è un piacere perdersi e addentrarsi sempre più a fondo, creando di volta in volta legami sempre più profondi con i protagonisti, facendo nascere amori e antipatie.
Un romanzo sensazionale che sa catturare e che non si può perdere.

 

Micol Borzatta

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