Gli dirò che prima si fa piovere, poi ci togliamo dai cugghiuni‘u Barracuda. Lo sai come si dice da noi: calati juncu ca passa la china. Mai essere precipitosi.
Eh si, ma questa volta l’impazienza diviene la costante compagna del lettore che sfoglia questo ultimo lavoro di Piernicola Silvis: lo serra, gli toglie il fiato e lo costringe a trottare, pagina dopo pagina, attraverso le curve paraboliche di un soggetto certamente nelle corde dell’Autore, ma che su carta diviene narrazione pura e non semplice report di eventi già vissuti.
Per intenderci: sarebbe facile andare indietro con la memoria e ripescare qualche vecchia inchiesta tra la pieghe della propria carriera di Questore, ma verrebbe meno quell’atto creativo più puro al quale l’Autore, sin da Un assassino qualunque ci ha abituato.
E questo Silvis lo sa bene, avendo sempre tra le mani trame di straordinaria verosimiglianza e di genuina autenticità in cui in vero ed il verosimile si confondono, lasciandoci con quel dubbioso “e se in effetti le cose fossero andate così…?”.
La Roma che appare al lettore non è mai quella dei turisti al Sant’Eustachio o quella solare dei selfies a Trinità dei Monti: Piernicola ci porta nei vicoli della periferia capitolina tra vecchi palazzotti diroccati che puzzano di piscio e umidità tra le cui crepe è la polvere bianca l’indiscussa prima donna, con quel groviglio di mani che si cela dietro di essa: mani che passano bustine o mani che si stringono in quei piani alti dello Stato e dell’antistato che vengono sconvolti da una morte che non doveva avvenire e che rischia di scoprire troppi fili e troppe correlazioni all’ombra della ‘nrangheta, che si dimostra essere la mafia più spietata e potente.
È come se le vibrazioni di Down in a hole degli Alice in chains attraversassero questo romanzo, pagina dopo pagina, lasciandoci attoniti davanti alla crudele ferocia degli eventi che Silvis ci propone con esemplare maestria, per questo nuovo prodotto di Società Editrice Milanese, consolidato punto di riferimento sugli scaffali della nostra libreria di fiducia.
