La sarta



Roberto Gandus
La sarta
Frilli
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Autore di “La Sarta. Torino, 1942” pubblicato nella collana I Tascabili Noir, è il 74enne torinese Roberto Gandus, noto architetto, pittore, autore di testi televisivi e sceneggiatore cinematografico. Con Fratelli Frilli Editori, ha già pubblicato “L’ultima esecuzione”.
Questa sua nuova storia, ricostruita avvalendosi di un’accurata documentazione della Torino anni 1942, parte da un episodio di cronaca, citato dalla Stampa del 7 novembre 1942. Con l’illazione finale: “si sospetta che sia stata uccisa…”
Oppure no? Infatti Gemma Ferrero, una sarta che viveva e lavorava in via Conte Verde 4, pieno centro storico torinese, era stata ritrovata morta nel suo appartamento da Madama Pensa, una vicina che veniva a cercare un lenzuolo caduto dalla sua finestra al sesto piano dello stesso stabile. La morta, la cinquantina passata da poco, florida e piacente, viveva al quarto piano con il figlio Oreste, giovane camicia nera scansafatiche e sciupafemmine.
Insomma la storia parte da un fatto di cronaca avvenuto nel centro storico di Torino nell’inverno del 1942. E lo stesso medico di turno non ha saputo dichiarare con precisione la causa del decesso: morte naturale, suicidio o omicidio? Unico dato certo: arresto cardiaco.
Invece il commissario di Mercatalli, che ha assunto l’indagine, vorrebbe rigirare la faccenda a modo suo. Fascistone sfegatato, sembra pronto a tutto pur di incastrare come sospetto colpevole del presunto assassinio Cohen, un ebreo proprietario di un negozio di stoffe e confezioni, buon conoscente delle morta alla quale faceva eseguire lavoretti di cucito.
La storia s’intriga con la presenza di Myriam, bella trentenne dai capelli rossi figlia di Cohen e l’amicizia di due undicenni, Fabio e Giorgio, che allevano e coccolano nelle soffitte dello stabile dei colombi viaggiatori.
Una trama ben calibrata che evidenzia la malizia, l’abilità e lo spessore di chi sa di sceneggiatura, i personaggi sono umanamente credibili, le immonde soverchierie di certa destra di allora ne mettono alla berlina la mano lesta e approfittatrice, la dirittura morale di certuni colpisce quanto il grigiore di altri, riscattato dal coraggio finale.
Però se volete scoprire come e perché dei colombi viaggiatori possano avere a che fare con un’indagine di polizia del freddo inverno 1942 dovrete leggere fino in fondo.
Un storia di guerra, noir e sottilmente venata di giallo, che nasconde un colpo di scena per un’ agrodolce verità finale con sorpresa.

Patrizia Debicke

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