Con “la sconosciuta“Camilla Grebe disegna un romanzo che sembra il classico noir della scandinavia. C’è del buio e della luce, quella fluttuante delle città svedesi. L’autrice mostra abilità nel mostrare l’ambiente con tutta questa neve che cade e copre tracce e indizi. C’è un delitto. Emma la commessa in un negozio di vestiti ha un amante segreto, il grande capo. Alla vigilia di Natale nella casa di questo dirigente, che si chiama Jesper, viene ritrovato il cadavere di una giovane donna che nessuno è in grado di identificare e lui è scomparso.
Comincia ad indagare la squadra omicidi. Jasper aveva molti nemici e chi sarà la sconosciuta trovata esanime nel suo appartamento?
I flash back che la Grebe usa servono a mantenere il ritmo e alzare la tensione: l’indagine e la storia d’amore procedono paralleli per poi incontrarsi in una dimensione sorprendente e ricca di colpi di scena.
Altro pregio di chi scrive è che ad ogni personaggio viene data una ricca e frastagliata psicologia e l’interagire tra le persone non è mai banale. Entriamo nella storia e alla fine la telecamera si dissolve e tutto diventa chiaro con un finale a sorpresa dove le carte si capovolgono; insomma meccanismi da psicologia complessa. Scrittura fresca e scorrevole, a voi il piacere di scoprire e godersi la trama e tutto il resto.
La sconosciuta
Roberto Estavio