M – Sul bordo dell’abisso – Bernard Minier



Bernard Minier
M
Baldini + Castoldi
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Sembra un viaggio, incredibile ma possibile, verso il futuro questo romanzo di Bernard Minier: invece è il nostro presente. Presente in cui l’Intelligenza Artificiale fa già comodamente o scomodamente parte della nostra vita.
Appena arrivata dalla Francia Moira, assunta alla Ming Incorporated di Hong Kong, parteciperà alla realizzazione di un progetto sofisticato: la creazione di un assistente virtuale quanto più vicino all’essere umano, mai progettato prima.
La frenesia e l’energia della metropoli l’accolgono, il caldo asfissiante e l’umidità la stordiscono, ma appena varcata la soglia dell’edificio della Ming, il fascino è totale. Nonostante l’avanzatissimo livello tecnologico si osservano ancora le regole del feng shui, che impone che non si entri mai direttamente in una stanza o in una casa ma che, al contrario, ci sia un paravento o un angolo tra l’ingresso e la stanza principale, perché gli spiriti maligni viaggiano sempre in linea retta.
Il fascino del passato e del presente, così sapientemente accostati, smette presto di stupirla: quando vengono ritrovati i cadaveri di ex dipendenti Ming, stuprate e assassinate, Moira capisce, con terrore, che non è lei a gestire la propria vita, ma che c’è chi pensa al suo posto entrando nelle sue scelte e in quelle degli altri.
Pur nella corposità del romanzo, circa 600 pagine, la lettura è agevole, sostenuta da una scrittura brillante e da una trama ricca di suspense.
L’incontro tra Moira e Deus, l’assistente virtuale, è una pagina indimenticabile di questo libro. Umano e artificiale si incontrano sul piano dei ricordi e della memoria al punto di fondersi pericolosamente: ma la memoria è la nostra storia, dà vita ai nostri pensieri, alle nostre scelte.
È ciò che di più umano ci resta.

 

Marinella Giuni

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