Le ali della sfinge
Un romanzo stupendo. Ci sono i consueti ingredienti delle inchieste del commissario Montalbano. Vigata, le incongruenze verbali di Catarella, gli amici/colleghi Mimì Augello e Fazio, il dottor Pasquano, medico legale, bravissimo nel suo mestiere, ma dal carattere burbero, la trattoria da Enzo, con descrizione di piatti succulenti, che per gli amanti dell' enogastronomia e i golosi sono una tentazione continua, e poi il celibato adultero con la fidanzata eterna LIvia, rapporto sempre più tormentato. L' inchiesta parte con il ritrovamento in una discarica del cadavere di una giovane bellissima ragazza, che ha una farfalla tatuata sulla scapola, una "sfinge": una farfalla migratoria e notturna, come le nuove schiave. Montalbone si troverà invischiato in quel mondo tra prostituzione, anime devote, monsignori e preti.
C' è parallelamente il rapimento/scomparsa di un ricco commerciante. I "mostri" sembrano mulini a vento, "la provvidenza" è un prestanome criminale, i campi d' accoglienza degli immigrati sono lager, i sequestri di persona possono essere anche messinscena da operetta, e "la Buona volontà" piuttosto che pensare al recupero di povere ragazze, potrebbe essere un ulteriore passaggio nella schiavitù e nel dramma.
Malinconico e pungente più che mai, Camilleri traccia un altro arazzo raffinato e struggente. E Montalbano? Sempre più tormentato "Me lo spieghi bono che cosa sai fari nella vita a parte il misteri tò? Mangi, cachi, dormi, ti leggi qualchi romanzo, ogni tanto vai al cinema e basta. Non ti piace viaggiare, non fai sport, non hai hobby, e a ben considerare non hai manco amici coi quali passare qualichi orata..." .
Io lo amo da sempre, l'architettura romanzesca ironizza su se stessa. E diverte malgrado tutto.
(davide fent)
Le ali della sfinge- andrea camilleri - sellerio
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