La notte ha sempre ragione

Il primo capitolo presenta il vero protagonista del giallo: Salsomaggiore Terme, una cittadina borghese che d'inverno diventa per noia crudele e pettegola, che si apre all'evento dell'anno quando si danno appuntamento personaggi televisivi per l'elezione di Miss Italia. Una cittadina che assiste sbigottita all'omicidio della vecchia Miss Italia, proprio mentre sulla consueta passerella si celebra il nuovo rito e la polizia dà la caccia all'assassino tra incertezze ed errori. La prova del DNA condanna un tipo strano che vive un'esistenza solitaria e notturna, uno che tutti chiamano Belfagor e che avrebbe tutte le carte in regola per vestire i panni del colpevole. La realtà non è mai così facile e il lettore appassionato di gialli e misteri avrà di che sbizzarrirsi. A me che cerco di andare oltre e che soprattutto non amo troppo né il giallo né il noir questo libro è piaciuto parecchio, soprattutto perché è scritto bene. Villani padroneggia uno stile rapido ed essenziale, privo di fronzoli, fatto di periodi brevi e dialoghi rapidi. La tecnica di Villani è ineccepibile ed è così bravo che potrebbe insegnare a scrivere gialli, ma la cosa migliore del romanzo sono le citazioni da Guareschi, i rimandi al passato, al mondo piccolo, ai ricordi giovanili dei protagonisti. Si termina la lettura e ciò che resta impresso non è un commissario furbo o un assassino spietato, ma uno spaccato di provincia italiana che esce prepotentemente fuori da pagine intrise di buona narrativa popolare.
Leggete Andrea Villani ché ne sentiremo ancora parlare. Magari poi capita che Pinketts gli chiede di scrivere una prefazione al suo ultimo noir strampalato. E a mio parere sarebbe pure giusto...
La notte ha sempre ragione- andrea villani - todaro
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