Francesco Formaggi
Anselmo e Greta
Pelledoca
Le fiabe popolari, diceva Rodari, sono “materia prima” per rivisitazioni, riscritture in chiave moderna, ribaltamenti con il lupo buono e la nonna cattiva, ma anche per nuove storie e fiabe contemporanee come Cappuccetto Verde di Bruno Munari che apre una serie di cappuccetti di vario colore, Blu, Rosso, Bianco, fino a Cappuccetto Giallo (1972), la bella bambina ferma a un semaforo nel caotico traffico urbano che un laido lupo invita a fare un giretto sulla sua lussuosa macchina. Francesco Formaggi ambienta ai nostri giorni la drammatica, paurosa fiaba Hansel e Gretel dei Grimm: al posto del bosco c’è una metropoli dove il padre invalido per un incidente, licenziato, disoccupato e incarognito abbandona i due fratellini; invece dei sassolini Anselmo usa i tappi di bottiglie di birra, ma nelle strade di Big City ce n’è un tappeto.
La strega malvagia – sorpresa! – è una bionda bellissima, tubino nero, tacchi a spillo, influencer di successo. La sua casetta è una lussuosa camera d’albergo dove Anselmo e Greta possono rimpinzarsi di dolci e videogiocare fino allo sfinimento. Il forno è il web su cui la strega vuole cuocere a dovere i bambini per nutrirsi delle loro immagini ed emozioni, della loro vitalità, fantasia, purezza. Ma – sorpresissima! – Anselmo e Greta smaschereranno l’inganno, metteranno a nudo (o quasi) il vero ripugnante viso e corpo della donna e ne posteranno la foto sul suo profilo Instagram. Morale? Chi di social ferisce, di social perisce. Il ritorno a casa sarà un’altra avventura, ma tutto è bene quel che finisce bene, se ad attendere i due c’è la mamma e il padre se n’è andato per sempre. Belli e complici i disegni di Marino Neri. Da 8 anni.
La vera fiaba di Hansel e Gretel riscritta da Neil Gaiman, maestro dell’horror e sceneggiatore di fumetti cult come Sandman, con illustrazioni d’autore di Lorenzo Mattotti (ed. Orecchio Acerbo) offre un affresco gotico in bianco (pochissimo) e nero (quasi tutto) senza speranza, con i ritornanti che a casa ritrovano il padre.
Per tutti
