Sara Magnoli
Dark web
Pelledoca
Il romanzo young adult, per adolescenti, di Sara Magnoli, giornalista e scrittrice per ragazzi con la passione per thriller e gialli, inizia con una ragazzina disperata, rannicchiata in un parco, che vuol uccidersi. Facciamo un passo indietro.
Eva, quattordicenne la cui femminilità sta per esplodere, vuole diventare una influencer da milioni di followers, un mestiere meraviglioso che consiste solo nel “sapersi fare belle foto e avere un sacco di like”. Con l’avatar Vesna si avventura nel mondo del dark web, dove pericolosi predatori tessono la tela per ghermire prede sprovvedute come lei. Subito la adocchia Doom Lad, “ragazzo del destino”, il quale dice di essere un fashion designer a New York che può farle conoscere persone importanti nel mondo della moda, ma ha bisogno di fotografie. Eva è un po’ riluttante, ma abbagliata dal miraggio comincia a cedere, a inviare selfie sempre più rivelatori e ammiccanti, fino a uno in cui mostra il seno nudo, ma non il viso.
Ora il ragno ha in bocca la mosca: con lusinghe, ricatti e minacce di mettere su Internet le foto con un montaggio della testa di Eva alla quale è evidentemente risalito (ma come ha fatto?), le chiede di recarsi in un hotel a 5 Stelle per un incontro decisivo per la sua carriera. L’albergo in realtà è uno squallido bordello per traffici immondi e la ragazza riesce a scappare. Ma ormai è una preda inerme, con un solo amico, per giunta preso di mira dai bulli della scuola. Magnoli mostra grande abilità nel costruire una crescente tensione narrativa dal ritmo incalzante che inchioda il lettore alla pagina a mano a mano che Eva/Vesna sprofonda sempre più in quel pozzo buio.
Doom Lad, però, non sa che sulle sue tracce c’è l’ispettore Rocco (Schiavone?) d’Antonio (Manzini?) che si è infiltrato nel forum degli sporcaccioni. Quando il taxista che ha portato la ragazza all’hotel/bordello ha uno scrupolo di coscienza e lo riferisce alla polizia, i pezzi del puzzle cominciano ad andare a posto e i fili della ragnatela a spezzarsi. Come spesso accade il mostro è un insospettabile, molto vicino.
Da 14 anni.
