Libri per ragazzi: Doctor Jackie e Miss Haide. La maledizione del mare – Gisella Laterza e Giada Pavesi


Gisella Laterza e Giada Pavesi
Doctor Jackie e Miss Haide
La maledizione del mare
Piemme

No, non è l’ennesimo epigono per ragazzi del famoso romanzo, più semplicemente si tratta dei diminutivi di Jacqueline e Adelaide, due gemelline tredicenni abili investigatrici insieme al quattordicenne Lewis Stevenson, che pero di primo nome fa Robert e da grande farà lo scrittore di romanzi d’avventura. Non a caso è anche la voce narrante del racconto nel quale sovente ricorrono nomi e luoghi dell’Isola del Tesoro, dal pirata Billy Bones alla locanda Admiral Benbow. Quante coincidenze! 

In una Edimburgo battuta da una pioggia incessante che contribuisce a creare un’atmosfera lugubre, Jackie, Haide e Lewis indagano su tre marinai assassinati e con la pelle della pianta dei piedi strappata. Poi tocca a Billy Bones proprio nella Locanda dell’Ammiraglio. Unisce gli assassinii il fatto che i quattro marinai abbiano prestato servizio sulla Regina del Nord del capitano Duncan, che ora vuole riconvertirla in nave commerciale. Insospettiti i ragazzi salgono sulla nave in disarmo e scoprono resti di catene incrostate di sangue, oltre a una strana pelle tagliata a metà.

La nave praticava la tratta degli schiavi, già illegale in Gran Bretagna, e la realtà ora si intreccia con la leggenda (solo una leggenda?) delle selkie, un popolo marino simile alle foche, che potevano assumere sembianze umane sfilandosi la pelle e tornare alla forma originaria reindossandola. Il folclore è ricco di racconti di trasformazioni zooantropiche di questo tipo in tutto il mondo. Naturalmente i tre ragazzi sveleranno il turpe commercio del capitano negriero e individueranno il responsabile delle morti, non senza correre a loro volta rischi mortali e misurare la distanza/vicinanza tra realtà, miti e credenze. Laterza e Pavesi con questa serie si rivelano autrici di forte impatto narrativo e vale anche per la loro serie il pensiero conclusivo di Lewis: “Un’avventura era finita. Ma non l’ultima”. Il giovane Stevenson, però, non capisce perché una lavandaia misteriosa, dopo avergli profetizzato che viaggiare non è l’unico modo per andare lontano, lo chiami Tusitala. Ma noi lo sappiamo.
Da 11 anni 

Fernando Rotondo

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