Inverno Rosso



Luca Rinarelli
Inverno Rosso
eris
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Nel suo terzo romanzo Luca Rinardelli riporta in pista Werner Hartenstein il protagonista di In perfetto orario, l’immigrato dalla Germania Est con un oscuro passato, con le sue avventure (o malefatte se si preferisce) diluite in un narrare ritmato, misurato, che concede spazio, nelle scene d’azione, a una tecnica di stampo cinematografico. E lo ambienta nel drammatico contesto sociale di disperati in continua crescita e che conosce da vicino, per essersi occupato per anni di persone senza fissa dimora. Di nuovo un ampio e ben descritto percorso in una metropoli senza colore, imbruttita da periferie fatiscenti e quartieri post industriali, per un thriller con intreccio e personaggi singolari, difficili ma credibili come Alfredo, il barbone amico di Werner, Bof il povero muto sentinella degli amici senza tetto con i suoi pizzini per comunicare e la Talpa l’uomo che vive in piena città, quasi fosse nel mezzo di una jungla. Un attacco con un luminare ucciso avvelenato a domicilio, nonostante il servizio di sorveglianza poi, in una Torino gelida e sotto la neve, tanti barboni cominciano a morire, alcuni misteriosamente bruciati in un vagone, altri per strada assiderati, ma dieci cadaveri in quindici giorni sono troppi e in troppo poco tempo anche per una città di un milione di abitanti, tanto che persino una piccola emittente locale guidata da Ilenia semina dubbi, vuole andare più a fondo. E tra quei morti c’è anche Alfredo, l’ancora, il salvatore di Werner, quello lo strano tedesco approdato a Torino tanti anni prima che vive spartanamente con il suo coniglio nero, che si chiama come una vecchia gloria del calcio della Germania Orientale, gira in bicicletta, una vecchia Bianchi da corsa, ed è diventato quasi un paladino dei poveri e dei derelitti. Werner Hartenstein, che sospetta che Alfredo sia stato ucciso, si mette in contatto con Ilenia, chiede il suo appoggio… Ma il pericolo è in agguato. Anche la polizia si allarma. Ci sono dei mandanti, c’è un committente, un professionista puntuale e un killer, freddo spietato, con i suoi tic quasi da manuale, implacabile, una macchina, un mostro umano che uccide a pagamento per raccogliere strane piastrine metalliche. Werner Hartenstein si mette sulle sue tracce ma il suo rivale si rivela qualcuno che credeva caro e che gli riporta un passato di condizionamenti e incubi. Una Torino intirizzita dalla neve, percossa dalla crisi economica e sociale farà da scenario alla sua affannosa ricerca di giustizia che lo porterà a stracciare una spaventosa ragnatela tessuta di intrighi, tra lobbies di potere internazionali e di interessi occulti che intendono eliminare le cavie di una folle sperimentazione umana. Ma l’amore di Ilenia potrà lenire ogni ferita e il muto, fragile Bof saprà accompagnarlo per la giusta strada. Belle le illustrazioni in bianco e nero.

patrizia debicke

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