Libri per ragazzi: Il mistero di Villa Polifemo – Maria Elisa Aloisi

Maria Elisa Aloisi
Il mistero di Villa Polifemo
Piemme

Aloisi è un’autrice di gialli che si cimenta per la prima volta nella cosiddetta “serie B” della letteratura, quella per ragazzi, ma con grande rispetto per loro. Il che significa: sapere che l’avventura è il motore imprescindibile della narrativa giovanile e rispettare i canoni basici del genere. Le caratteristiche o “funzioni” (come direbbe Propp”) del giallo per ragazzi ci sono tutte: curiosità, personaggio collettivo, paradigma indiziario, formulazione di ipotesi, piste false, ribaltamento delle prospettive e colpo di scena finale.  

Scilla e Leo, 12 anni, sono in vacanza al mare ad Acitrezza (non lontana da Lentini paese natio dell’autrice, avvocata penalista a Catania, per la cronaca). Scilla incarna il lato avventuroso, Leo è più prudente, portato alla osservazione e deduzione. In paese circolano voci sulla sparizione di una cugina di Petra Marquett, la contessa proprietaria della sontuosa Villa Polifemo e scrittrice di gialli. Scilla, curiosità fatta persona, trascina l’amico in una indagine su misteri veri e presunti.   

Con la scusa di un autografo e poi di lezioni di scrittura gialla (in cambio di lavori domestici: lucidatura di rami e argenti) i due giovani detective accedono alla villa. E fra un lavoro di pulizia e un piccolo apprendistato investigativo (l’arma, l’opportunità, il movente: gelosia, vendetta, soldi), si intrufolano in stanze proibite, scendono in cantina e salgono nella torretta osservatorio astronomico, la cosiddetta Testa di Polifemo. Trovano indizi importanti: un fazzolettino con le Iniziali O M (di Orsola Marquett la cugina?), funghi velenosi in giardino, un bigliettino che contiene una lunga sequenza di numeri, per interpretare i quali occorre il cosiddetto Cifrario di Enea, che si trova dentro un vaso greco del VI secolo contenente una pergamena con il testamento del conte Marquett che nomina unica erede la nipote Orsola. Follow the money: “Questa storia assomiglia sempre più a un libro giallo dove tutto ha inizio con un delitto…Credo proprio che Petra abbia ucciso sua cugina” dice Scilla.

Intanto la contessa scrive al Pc un nuovo romanzo, Il mistero di Villa Polifemo: siamo in presenza di un libro nel libro, di una storia meta-narrativa?  Tra l’altro, mancava ancora l’ultima lezione. Quella della “aringa rossa”. Di che si tratta? Basta leggere il libro per saperlo. Aloisi ha poco da invidiare alla celebre quasi-concittadina Cristina Cassar Scalia. Il suo è un perfetto giallo per ragazzi, con grande equilibrio tra avventura e indagine, che al tempo stesso offre un divertente ma credibile trattatello sul genere poliziesco. Da non perdere. Provaci ancora avvocata.
Da 11 anni

Fernando Rotondo 

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