Libri per ragazzi: Odio le bugie. L’indagine – Flávio Carneiro

Flávio Carneiro
Odio le bugie. L’indagine.

Errekappa

È un libro diverso, complesso e impegnativo, non perché sia complicato, anzi è lineare e del tutto logico e coerente, e neanche perché scivoli su argomenti scabrosi o difficili, infatti tratta di persone, situazioni e temi ordinari, per quanto non comuni. Ma perché impegna il giovane lettore in una trama tipicamente poliziesca con un ragazzo che indaga su un mistero che lo tocca in profondità, e al tempo stesso affronta le problematiche proprie della crescita del giovane protagonista, che si pone domande su questioni importanti come il lutto e la memoria, la famiglia e l’amicizia, il passato e il futuro, la natura e la scienza.

Pedro, ha 14 anni, da un anno ha perduto la madre in un incidente stradale (il padre a tre anni) e vive con uno zio che non gli fa mancare niente, ma non dimostra empatia e si comporta in maniera strana: non lo ha portato al funerale della mamma e nemmeno al cimitero. Perché? Pedro, che non sopporta le bugie, neanche le sue, ritiene che la madre sia ancora viva e per risolvere il mistero della scomparsa (fuga? Rapimento?) accumula indizi, partendo proprio dalle bugie degli altri e con metodi d’indagine appresi da libri letti e film visti con la mamma. Pedro scopre che questa aveva scritto un romanzo e aveva un fidanzato segreto, che rintraccia e incontra, ma quando questo scompare, scopre anche che è un gran bugiardo e imbroglione. Improvvisamente lo zio cambia, gli propone un viaggio insieme, gli promette di esaudire il suo più grande desiderio, avere un hedge, specie di porcospino.

Suspense, fantasia e realtà si intrecciano, fino alla drammatica sorpresa finale, in un romanzo giallo che non è un crime, piuttosto una ricerca, thriller psicologico e racconto di formazione insieme. In appendice poche pagine forniscono informazioni sull’autore e alcune riflessioni condivisibili sulla letteratura per ragazzi, in particolare quella poliziesca. Il piccolo editore di Carpi ha il merito di aprire uno spiraglio che consente di gettare uno sguardo su una letteratura (geograficamente) lontana, brasiliana, ma senza dubbio interessante e degna di maggiore attenzione.
Da 11 anni

  

Fernando Rotondo

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