L’uccisore di seta

Nellanno del Signore 1590 a Genova imperversa la peste. Scampato quasi miracolosamente al male, a Pimain viene richiesto dallamico medico Salvemini di indagare su chi uccide in maniera mostruosa i setaioli, riuniti a vivere e lavorare nellex convento del Belvedere. Una precauzione presa dal governo della città per far scampare alla peste i lavoratori e non privare Genova di una delle sue maggiori entrate, il commercio della seta prodotta in città e famosa per la sua qualità in tutta lEuropa.
Contemporaneamente il Doge richiede a Pimain di indagare sulla scomparsa del forziere con il denaro destinato alla città.
E il Guaritore dei maiali inizia il suo lavoro , aiutato dalla donna che ama, Maddalena, ed impedito e sviato da altri.
Intanto la Creatura Mostruosa uccide altri setaioli e Pimain si imbatte in segreti privati sui quali , deve, una volta in più, indagare. Fra ricordi del proprio passato e quelli delle sue imprese come indagatore il protagonista ci conduce in una Genova antica , accuratamente descritta , creando unatmosfera indimenticabile che riecheggia, per il lettore che riesce a calarsi in questa dimensione, quella delle canzoni di Fabrizio de Andrè e che dimostra che fra i vicoli ed i caruggi lessenza della città di Genova rimane intatta nei secoli.
La figura del Guaritore di maiali vien tratteggiata in questo romanzo, come negli altri due precedenti, in maniera assai simile a quella degli investigatori solitari che hanno popolato e popolano la letteratura di genere. Storie pesanti dietro le spalle , solitudini esistenziali difficilmente colmabili, la predilezione per gli esclusi e i diversi che popolano ignorati le città, folli, poveri, vagabondi, disertori.
E che conoscono bene, per averla vissuta sulla propria pelle, la malvagità umana e le mille strade dellodio e del crimine. Pimain si può aggiungere quindi a pieno titolo a questa moltitudine di protagonisti di romanzi, senza che la dimensione e la verosimiglianza storiche ne vengano trascurate in qualche modo.
Lorenzo Beccati, oltre che scrittore, è anche autore televisivo di molte trasmissioni note. E questa sua attività si riverbera nel romanzo con la capacità di gestire tutta la storia interamente col tempo verbale del presente, senza che questo crei disarmonie nel ritmo della scrittura.
Unoperazione non facile, ma facilitata dallesperienza acquisita lavorando per la televisione. E ciò che dispiace nella lettura dellUccisore di seta è che sia lultimo romanzo di cui è protagonista il Guaritore di maiali. Ma , poiché il futuro è sempre incerto, ci si può permettere di sperare.
L’uccisore di seta- lorenzo beccati - kowalski
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