Storia di un dio da marciapiede



francisco González Ledesma
Storia di un dio da marciapiede
giano
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Le parole di Ledesma non si leggono. Si ascoltano, si odorano e si assaporano, si penetrano.
Nel suo ultimo, affascinante lavoro, dà nuovamente voce al poliziotto di ‘Mistero di strada’, un personaggio che ha un osservatorio particolare, quello del marciapiede.
I suoi occhi partono dal basso, dalle fogne, dalla spazzatura, scrutano esistenze sudice fino a raggiungere quelle patinate della ricca borghesia spagnola.
Se potessimo guardare negli occhi l’ispettore Méndez, nel suo sguardo leggeremmo storie, storie di uomini e donne che vivono al limite del disincanto, in una contraddittoria e seducente Barcellona che fa da sfondo ad un terribile omicidio.
La vicenda ha inizio quando Mendéz scopre nei bassifondi della sua città il cadavere di una bambina affetta dalla sindrome di Down, graziosa, disarmata, e dallo sguardo che, ne è sicuro, avrebbe potuto scrutare l’infinito.
Quello sguardo diventa il suo sguardo, che lo porterà ad abbandonare i locali ambigui, i vicoli nauseabondi, la piccola stanza che occupa all’interno di una pensione fatiscente, per immergersi nel mondo della finanza e della politica che a questo delitto fa da cornice.
Movente dell’omidicio è una grande somma di denaro chiesta alla madre della piccola, discendente da una famiglia tanto ricca quanto misteriosa.
Soldi, molti soldi, che però non sono finiti nelle mani dell’aguzzino, degenerato al punto di rivalersi sulla vita di una bambina.
La vicenda si intreccerà con quella di un noto imprenditore la cui vita apparentemente limpida, verrà offuscata dall’ombra dell’ETA.
Méndez seguirà passo passo le mosse di questo complesso gruppo, intravedendo dietro una storia di soldi finita male, qualcosa di molto più grosso.
E così quest’uomo, non ancora vinto dal disgusto per la corruzione e la depravazione assorbito in tanti anni vissuti nell’ultimo commissariato dell’ultimo quartiere della città, avrà ragione delle proprie intuizioni.
Intraprenderà un viaggio che dalle cupe notti catalane sfiorerà i misteri dell’ Egitto in una trama densa, con scenari molteplici e personaggi mirabolanti.
Accanto ad irreprensibili borghesi si incontrano mercenari, poliziotti corrotti, donne di strada e fuggiaschi, che, in un crescendo narrativo, si intrecciano perfettamente alla vita del solitario e arguto ispettore di strada.

eva massari

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