Laguna Beach, California. 2005. Chon (John), Ben (Leonard), O (Ophelia) sono amici, si amano, fanno famiglia e sesso, fumano insieme marijuana (che inibisce l’ambizione). Chon è magro rasato silenzioso violento, all’estero è un eroe delle Forze Speciali (Seal in Afghanistan), sulla spiaggia legge libri, gioca a pallavolo, scopa mogli-trofeo. Ben è ebreo, castano loquace pacifista radical, con i soldi del traffico di droga vuole aiutare il terzo mondo. O ha 19 anni, bella minuta deliziosa, capelli biondi e occhi azzurri, cresciuta dalla madre e da maschi di passaggio, sembra felice. Mentre Chon viene ferito in missione e congedato con onore, Ben tenta di gestire l’aspro corrotto tentativo di appropriarsi del loro silenzioso pulito lucroso traffico e O si mette alla ricerca del padre genetico. Bisogna andare indietro nel tempo, al 1967-1971, al 1976, al 1981, al 1991: in qualche vario modo i genitori si erano già frequentati, nel crimine e nei letti, fra hippy e surfisti. Molto bello anche il prequel delle Belve di Don Winslow (“I re del mondo”, Einaudi 2012, pag. 355 euro 18,50, orig. 2012 “The Kings of Cool”, trad. Alfredo Colitto).
I re del mondo
valerio calzolaio