Le correzioni



jonathan franzen
Le correzioni
einaudi
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Enid e Alfred Lambert fanno i conti con la malattia e la vecchiaia dopo una vita passata a cercare di uniformare le proprie esistenze e quelle della prole alla corretta morale americana.
La loro casa di St. Jude accumula oggetti inutili mentre si svuota del futuro dei tre figli, Gary, Denise e Chip, che emigrano sulla costa orientale, lontani da vicini gentili e “gente onesta”.
Le correzioni è l’unico libro veramente riuscito di Franzen, ma è talmente completo e significativo da poterlo situare nell’olimpo della letteratura postmoderna americana tra autori che hanno molto più di un libro ben riuscito per starci.
Lo sguardo sulla società americana, solitamente rivolto verso l’emarginazione e il degrado nelle grandi città, indaga qui i problemi insuperabili nella loro normalità di una famiglia della middle class, del mid-west, tragicamente media, partendo dagli insegnamenti puritani e tipicamente w.a.s.p. dei genitori per capire le nevrosi dei figli che una volta emancipati dovranno fare i conti con un mondo ben diverso dall’idillio di case coloniali e prati ben curati. Le correzioni imposte saranno infrante o seguite ma comunque presenti in ogni angolo della vita dei protagonisti che ,nel dipanarsi delle loro esistenze, dovranno per forza correggere i loro propositi in una società e in una cultura che pretende una correttezza in realtà inesistente in tutti i campi: dalla new economy alla scrittura, dalla medicina alla cucina.

La mancata realizzazione dell’american dream è stata trattata in lungo e in largo ma a mio parere mai con una puntualità pari a questo romanzo: i fallimenti, le perversioni e le devianze dei figli Lambert sono raccontati da diversi punti di vista: non esiste una morale finale, una visione corretta delle cose come vorrebbe mamma Enid, ognuno coopera alla disgregazione e al decadimento portando avanti i propri interessi e allo stesso tempo sacrificandoli per il bene del nucleo familiare, ma i destini dei protagonisti sono inscindibili proprio in quanto parte di quel nucleo che dovrà riunirsi per un ultimo natale insieme e fare i conti con sogni di normalità disillusa.

Questo libro è stato un caso: letto da milioni di persone ma non per questo semplice letteratura da intrattenimento, scritto con uno stile ricercato ma molto ironico, tra commedia e tragedia senza far capire quale prevalga offre uno spaccato tremendamente reale sulla società in generale e sulla società più elementare che ci sia: la famiglia.

matteo cavazzon

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