Mani sporche



Barbacetto, Gomez, Travaglio
Mani sporche
chiarelettere
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Investigalibri vuole essere una piccola stanza di quel grande teatro noir che è la pura e semplice realtà di tutti i giorni nel nostro Paese. Una realtà in cui tutto manca tranne che i colpi di scena e i crimini, soprattutto quelli finanziari, fanno curriculum. Se la fai franca, fanno anche prestigio sociale oltre che soldi. Una realtà che vede la giustizia fuggire a gambe levate dalle aule dei tribunali per andarsi a sedere nei salotti televisivi e gli indagati non si difendono più nei processi, ma dai processi: tutto un altro mondo rispetto a quello tanto più vero e tangibile fatto di carta stampata, dove i buoni sono bianchi o al massimo grigiolini e i neri sono neri o, al massimo, mostrano qualche sfumatura sulfurea. E non è detto che nella realtà dei libri, tramite i libri, alla fine non si ottenga un po’ di giustizia, almeno a parole. E non è detto che questa di giustizia, dai e ridai, alla fine non produca qualche effetto. Primo fra tutti, quello di mantenere viva la memoria collettiva degli eventi.
A proposito di memoria collettiva da ridestare: il primo libro che consiglio è Mani Sporche di Barbacetto, Gomez, Travaglio. Sottotitolo: 2001-2007: così destra e sinistra si sono mangiati la II repubblica.

Dunque vediamo: che cosa è successo dal 2001 al 2007? Risposta: di tutto. In un susseguirsi di colpi di scena quasi quotidiano, l’assetto dello Stato, l’economia del paese, ma quel che è peggio, la mentalità stessa degli italiani in quel periodo sono radicalmente mutati.
Non sono gli anni peggiori del nostro passato, quelli passati sotto il microscopio dagli investigatori Babacetto-Gomez-Travaglio. Basti pensare a cos’è capitato durante la prima repubblica prendendo un anno a caso, per esempio il settantotto: omicidi politici, sequestro Moro, stragi, violenza infiltrati, br. E, sullo sfondo, lo spauracchio del golpe dietro l’angolo e l’ombra oscura dei servizi, neanche tanto deviati, con Gladio, gli infiltrati, lo IOR…
No, non sono gli anni peggiori, almeno in termini di morti e feriti. Sicuramente però sono gli anni che hanno gettato le basi dell’attuale smemoratezza, della placida accettazione del meno peggio, dell’illegalità, piccola e grande, elevata al rango di sogno collettivo da coltivate e inseguire.

Il Governo Berlusconi ha fatto del proprio meglio per cancellare dalla memoria pubblica l’epopea di mani pulite a bisogna ammettere con onestà che la controparte politica che prima gli ha ceduto il testimone e poi lo ha riafferrato al termine della legislatura, glielo ha lasciato fare. E di tutto questo, Barbacetto, Gomez e Travaglio spiegano il come e il perché senza darsi troppa pena per i commenti: semplicemente allineando uno dietro l’altro i fatti (e soprattutto i misfatti) delle parti politiche al potere, degli uomini, dei gruppi, dell’imprenditoria deviata, tutta gente che nella placida accettazione del Paese al tutto e al contrario di tutto si ? ingoiata soldi, potere, e quel che è peggio il senso comune della giustizia e della legalità insieme con la capacità di indignarsi dei cittadini.

Un libro scritto per la tanta gente onesta che ancora esiste in Italia nonostante l’informazione cattiva o parziale (che è anche peggio) fatta dai media. Un libro che si legge come un giallo anche se il finale, quello che assicura i colpevoli alla giustizia, è ancora tutto da scrivere.

adele marini

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