SalerNoirFestival: a Grazia Verasani il Premio alla Carriera




SalerNoirFestival: a Grazia Verasani il Premio alla Carriera

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IX edizione SalerNoir Festival le notti di Barliario

Sarà Grazia Verasani la prima donna a ricevere il Premio alla Carriera 

intitolato al maestro del noir mediterraneo Attilio Veraldi

Attesi a Salerno, dal 2 al 7 luglio, tanti scrittori crime 

Molte sorprese e il ritorno di Diego De Silva e Maurizio de Giovanni


Andrà a una scrittrice il Premio Veraldi alla Carriera 2023. A ricevere il prestigioso riconoscimento, intitolato alla memoria del grande maestro napoletano del noir Attilio Veraldi, sarà infatti una delle regine del genere poliziesco in Italia, Grazia Verasani. Nell’albo d’oro del Premio, ideato nell’ambito del SalerNoir Festiva le notti di Barliario che quest’anno giunge alla IX edizione, Verasani è preceduta da maestri della letteratura crime del calibro di Massimo Carlotto, Andrea G. Pinketts (indimenticabile), Carlo Lucarelli, Antonio Manzini e Maurizio de Giovanni.

Il Premio sarà consegnato dal suo ideatore, il giornalista Massimiliano Amato, dal sindaco di Salerno architetto Vincenzo Napoli, dal presidente della Fondazione Carisal dottor Domenico Credendino e dal Presidente della Fondazione Banco di Napoli avvocato Orazio Abbamonte, il 2 luglio a Largo Barbuti, nella prima serata del festival diretto dalla scrittrice Piera Carlomagno.

Dire Verasani significa raccontare vent’anni di letteratura noir al femminile, ma non solo, tanto è complessa la personalità artistica della vincitrice del Veraldi 2023. 

Scrittrice ma anche attrice, sceneggiatrice, drammaturga, musicista e, in ultimo, saggista acuta e raffinata, Grazia Verasani, bolognese, diplomata all’Accademia di Arte Drammatica a soli 20 anni, frequenta la scena letteraria dalla seconda metà degli anni Ottanta, quando comincia a pubblicare racconti, invogliata dal suo amico poeta Roberto Roversi. Sono, quelli, anche gli anni di un fervido lavoro teatrale: la Verasani matura esperienze significative con il Teatro Stabile dell’Aquila (nel Rocambole di Ponson du Terrail) e col Teatro Stabile di Torino a Roma, dove conosce lo sceneggiatore Tonino Guerra che la incita a scrivere. Dopo una breve incursione cinematografica come attrice nel film “Strada provinciale delle anime” di Gianni Celati e una importante parentesi creativa come paroliera (scrive testi per Nada, Aeroplanitaliani, Silvia Mezzanotte, Paola Turci, Gang e Elio e le Storie Tese) e cantante, nel novembre 1999 pubblica, per l’editore Fernandel, il suo primo romanzo dal titolo “L’amore è un bar sempre aperto”. Nel 2001, sempre per Fernandel, esce “Fuck me mon amour”, e nel 2002 la raccolta di racconti “Tracce del tuo passaggio”. 

La svolta noir è del 2004, quando contestualmente alla pubblicazione per Sironi della sua opera teatrale “From Medea”, dà vita alla figura dell’investigatrice Giorgia Cantini, protagonista del suo primo romanzo noir “Quo Vadis Baby”, pubblicato da Mondadori. Il libro diventa in breve tempo un best seller, tanto che un anno dopo Gabriele Salvatores ne trae un film di grande successo. Tra il 2004 e il 2021 Grazia Verasani sfornerà altre cinque, apprezzatissime da pubblico e critica, avventure della Cantini (l’ultima nel 2021), guadagnandosi riconoscimenti nazionali e internazionali. Il personaggio tormentato, ai limiti del maudit, dell’investigatrice bolognese dalla vita sentimentale complicata e da quella professionale ancora più imbrogliata, scolpisce un carattere che si inscrive di diritto nella cosiddetta “scuola dei duri” a cui s’ispira ed è dedicato il Premio Veraldi.  Giorgia Cantini è una delle più credibili varianti femminili di un topos narrativo declinato prevalentemente al maschile nella letteratura di genere. E’ per questo che la direzione del Veraldi ha scelto, quest’anno, di premiare la sua creatrice: un dovuto riconoscimento alla carriera per una delle voci più originali e intriganti del panorama noir italiano e internazionale. 

La IX edizione del SalerNoir Festival le notti di Barliario si terrà dal 2 al 7 luglio tra Largo Barbuti e il Complesso San Michele a Salerno. Ogni sera uno o più scrittori del panorama crime italiano saranno presentati dai membri dell’associazione Porto delle Nebbie, da blogger e organizzatori di festival. Autori che ancora non hanno visitato la nostra città si incontreranno con i vecchi amici del festival come i grandissimi Diego De Silva e Maurizio de Giovanni. Si contenderanno il Premio Barliario 2023 per i romanzi editi l’ex commissario di polizia romano Marco De Franchi, l’abbruzzese dirigente di un gruppo bancario Romano De Marco e la magistrata napoletana Barbara Perna. La giuria dei finalisti è formata dal procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Nocera Antonio Centore, dal direttore del festival del cinema Linea d’ombra Giuseppe D’Antonio, dal direttore del Mattino Francesco de Core, dall’avvocata Carmen Maria Piscitelli e della docente universitaria Maria Rosaria Pelizzari. Il vincitore del Premio Barliario Giuria popolare è il pugliese Domenico Carpagnano. Domenica 11 giugno, nell’ambito della manifestazione “Domeniche ad Arte 2023”, è prevista la seconda anteprima del festival, con la presentazione dell’ultimo romanzo di Anna Vera Viva “L’artiglio del tempo”, edito da Garzanti. L’autrice dialogherà con la professoressa Pina Masturzo.

SalerNoir Festival le notti di Barliario è organizzato dall’associazione Porto delle Nebbie in collaborazione con la Fondazione Carisal, sotto il patrocinio del Comune di Salerno e della Fondazione Banco di Napoli. La direttrice artistica Piera Carlomagno è coadiuvata dalla direttrice organizzativa Rosanna Belladonna, dalla responsabile progetto scuole Pina Masturzo, dal direttore del Premio Veraldi Massimiliano Amato, dai soci Angelo Cennamo esperto di letteratura crime americana, Tina Cacciaglia per il giallo storico classico e medievale e Marcello Ravveduto per il giallo storico moderno e contemporaneo. Responsabile di progetto per la Fondazione Carisal è Gabriella Monetta.

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