Mia cara Miss Hunter – A.J. Finn



A.J. Finn
Mia cara Miss Hunter
Mondadori
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L’autore di questo romanzo giallo è Daniel Mallory, il cui pseudonimo è A.J. Finn, lo stesso col quale aveva firmato il suo primo romanzo “La donna alla finestra”, pubblicato nel 2018 con enorme successo, tradotto in quaranta lingue, dal quale nel 2021 fu tratto l’omonimo film. 

Mallory è un personaggio controverso a causa delle numerose menzogne che ha speso per rendersi più interessante, come da sua stessa ammissione. Insomma un’autore che, oltre ai personaggi dei suoi romanzi, ha creato anche il proprio.

 Uno scrittore che quanto a fantasia e intrigo è un maestro già nella vita reale non può che dare il meglio nella fiction. Infatti, la storia, che potrebbe sembrare banale, seduce invece il lettore fin dall’inizio. E’ambientata in una San Francisco avvolta dalla famosa nebbia estiva, la “June gloom”,  di volta in volta “argentea come una ragnatela” o “fredda e serica”, che avvolge e stravolge suggestivamente la scena all’ombra del Golden Gate. 

 Nella cornice della casa del famoso autore di gialli Sebastian Trapp, inquietante e piena di misteri, si muovono scompostamente Diana, algida e bellissima seconda moglie del famoso scrittore, Madeleine, la figlia scombinatissima, il cugino Freddy, simpatico ma “fuori di testa” e altri. Tutti, a partire da Sebastian, sembrano nascondere dei segreti, sono enigmatici e nell’insieme anche poco simpatici. Persino la protagonista, Nicky, ha un che di disturbante: troppo buona, troppo sensibile, tutto sommato un po’ troppo “brava ragazza della porta accanto” dalla faccia eccessivamente pulita. Ci si chiede perché, se è davvero una brava ragazza, abbia accettato di scrivere la storia di un famosissimo scrittore sul quale gravano numerose ombre. Infatti Sebastian Trapp vent’anni prima ha perso la moglie Hope e un figlio, Cole, in circostanze oscure mai chiarite. Sono scomparsi entrambi improvvisamente la notte di Capodanno del 1999 e da allora sono in molti a pensare che sia stato lui a farli sparire dopo averli uccisi. 

 Al lettore alla ricerca della soluzione del mistero al centro della narrazione, quello della sparizione dei familiari di Trapp, non sfuggiranno i numerosi indizi contenuti già nei nomi di alcuni dei personaggi: la protagonista si chiama Nicky Hunter, cioè “Nicky la cacciatrice”, il cognome del famoso scrittore per il quale lavorerà è Trapp, che per assonanza suggerisce una trappola (in inglese “trap”) e giurerei che neanche il nome Madeleine sia stato scelto solo per la sua bellezza, per non parlare di Hope che significa speranza, ma non vorrei svelare troppo.

 Con abilità, attraverso uno stile agile e moderno, lo scrittore ci guida nell’intricata vicenda, sapientemente disseminata di enigmi, misteri, stravaganze, tranelli, rivelazioni e nuove versioni delle stesse, fino al gran finale.

Michela Bellini

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