La regola di Santa Croce, Rizzoli, e il nuovo noir di Gabriella Genisi che vede per la seconda volta come protagonista Chicca Lopez.
Lolita e Chicca ancora una volta con la Regola di Santa Croce emergono due tratti di donne intense. Quanto di Gabriella c’è nell’una e nell’altra?
Quando nella mia testa immaginai Lolita Lobosco, mutuai in lei alcuni aspetti del mio carattere, l’indipendenza per esempio, il forte legame con il mare e la passione per la cucina. Chicca Lopez è arrivata molti anni dopo, come antidoto a Lolita, per arginare la forte presenza nella mia vita, letteraria e non. L’ho costruita come negazione dell’altra, per questo di me non c’è nulla, se non quel filo rosso di forza che accomuna entrambe.
Chicca è un personaggio forte e positivo, ma nello stesso tempo si percepisce una certa sofferenza in questo romanzo. Secondo te Chicca soffre e perché?
Nella Regola di Santa Croce l’indagine che Chicca svolge la conduce nel tempo passato, ma la porta anche a scandagliare le sue vicende personali anche in virtù di una rivelazione importante.
Quale è il riscatto in questa storia che affonda le radici in un passato non sempre felice?
Il riscatto è la conoscenza, il portare alla luce le verità sepolte, e anche la memoria.
L’amore per il Salento in questo libro emerge ancor più che nel primo. Cosa è il Salento per Gabriella, e cosa è la “baresità”?
Il Salento è un sentimento, una magia che ti prende quando ti allontani e che ti costringe a tornare ogni volta che è possibile. La baresità invece è uno stato mentale, una sorta di impunità immaginaria, una ventata di leggerezza e acqua di mare.
Tre motivi per cui leggere “La Regola…”
Per compiere un viaggio immaginario adesso che non possiamo spostarci con facilità; per conoscere e comprendere un altro Salento, quello che non appare nelle brochure pubblicitarie. Per appassionarsi a una storia in bilico tra passato e presenza, tra patti di sangue e adolescenze inquiete.
Ci sarà un terzo libro dedicato a Chicca?
Sì, senza dubbio. Ci sono già pensando. Ho già un’idea ma sono alla ricerca dei luoghi.
Ci sarà una fiction anche per lei? E nel caso chi immagineresti nel suo ruolo?
Lo spero, sono già in corso delle trattative con un paio di produttori interessati. I lettori vedrebbero molto bene Simona Tabasco nei panni di Chicca Lopez, ma è solo un’idea.
Quando la tv traina il libro e viceversa?
Credo che la risposta sia nel mezzo. Ci sono dei personaggi forti che arrivano in televisione grazie ai libri. Ci sono tantissimi telespettatori che si innamorano di un personaggio televisivo e poi vanno a cercarlo anche nei libri. In seguito alla recente messa in onda delle Indagini di Lolita Lobosco ho capito che esiste una insospettata circolarità tra libri e tv.
MilanoNera ringrazia Gabriella Genisi per la disponibilità