Tutto comincia dal titolo della raccolta che evidentemente è molto ma molto figo. A questo poi ci aggiungete un cast di scrittori dalla caratura internazionale e dalla penna feroce. Spruzzateci sopra dei traduttori con i fiocchi e una prefazione super di Martino Ferrario e il pranzo, o meglio il thriller, è servito.
Undici racconti che gli amanti del genere dovrebbero sempre tenere a portata di mano. Un’antologia da sfogliare nelle giornate di freddo e nebbia giusto per tirarsi un pochino su dall’apatia generale che domina ormai intorno a noi. Poi se vi va di leggerla sotto l’ombrellone va bene uguale.
Storie ambientate nel profondo west americano, in una San Francisco nebbiosa, a New Orleans o in Scozia. Storie di vita crudeli, personaggi borderline, situazioni paradossali nelle quali i protagonisti si trovano catapultati.
Racconti che letteralmente si bevono e un paio di chicche (personalmente) che meritano da sole il costo del biglietto: “La fuga di Billy Micklehurst” di Tim Willocks (Edgar Allan Poe gli fa un baffo) e “Il borseggiatore” di Christopher Cook (ambientato a Parigi).
Per tutti gli amanti del genere insomma, Mucho Mojo Club, Volume Uno, è assolutamente imperdibile.
Racconti di Tim Willocks, James Oswald, John Connolly, Joe Clifford, Gabino Iglesias, Peter Blauner, Les Edgerton, Greg Gifune, Dave Zeltserman, Christopher Cook e Jeremy Robert Johnson.
