Dave Gurney, ex detective pluridecorato del NYPD, in pensione ormai da tre anni, si è ritirato con la moglie Madeleine nella zona rurale dei monti Catskill, a nord di New York.
La passione per i casi investigativi gli è però rimasta intatta, specie per quelli più difficili e problematici.
Così, quando l’amico, anch’egli ex detective, Jack Hardwick lo andrà a cercare, per coinvolgerlo in un nuovo caso, Dave non si farà pregare troppo, anche in nome del suo innato senso della giustizia, che lo porta spesso a esporsi in prima persona.
Ma questa volta il caso non è semplicemente “difficile”. Dietro a un omicidio in apparenza già risolto, quello dell’uomo d’affari e aspirante politico Carl Spalter, ucciso da un cecchino durante il funerale della madre, e in cui la presunta colpevole, la moglie, è già stata condannata in primo grado, si celano in realtà motivazioni e antefatti assai più complessi e pericolosi. Si dovrà tirare in ballo anche l’operato scorretto di alcuni poliziotti, ma soprattutto si dovrà far fronte all’attiva presenza in scena di “Peter Pan”, un misterioso, letale killer psicopatico dal fisico minuto e con una insana passione per i fucili di precisione e gli ordigni incendiari.
Sbrogliare il bandolo della matassa risulterà via via sempre più complicato e Dave rischierà alla fine la sua stessa vita, dovendosi per forza di cose trasformare da cacciatore in preda per neutralizzare il killer spietato che continua a disseminare di morti e distruzione la propria strada.
Finale “pirotecnico”, nel vero senso della parola, e carico di danni collaterali.
“Non fidarti di Peter Pan” è il quarto capitolo della fortunata serie thriller che vede protagonista l’ex detective Gurney e sicuramente è all’altezza dei precedenti.
La storia è molto ben congegnata e ancor meglio narrata, gli ambienti, sia quelli rurali che cittadini, e le caratterizzazioni resi con molta efficacia, e i protagonisti sono davvero empatici, soprattutto Dave, la moglie Madeleine e il burbero Hardwick..
L’autore riesce inoltre a imprimere ai dialoghi e agli eventi la giusta cadenza, quasi cinematografica, tenendo ben serrati i fili logici e molto alta la tensione fin dalle prime pagine.
Che dire di più? Un thriller della miglior tradizione, da leggere!
Non fidarti di Peter Pan
Gian Luca Antonio Lamborizio
