Nero dominante



Armando D’Amaro
Nero dominante
Frilli
Compralo su Compralo su Amazon

Nero Dominante, Genova 1938
Armando D’Amaro confeziona un giallo all’italiana tra i più belli del genere dando vita a un romanzo d’azione e di storia, di trepidazione e di scene di vita domestica, di potere assoluto e di congiure e congiurati nascosti e pericolosi.
Nero Dominante presenta in maniera meravigliosa quell’Italia fascista, spocchiosa, forte, a tratti glamour ma propagandistica e pericolosa che i contemporanei non conoscono appieno ma che è stata per molto tempo l’immagine di una nazione data all’interno e all’esterno. La storia inizia a Genova, il 14 maggio del 1938, il giorno in cui il Duce sbarca dalla corazzata Cavour per una visita alla città e al suo territorio che durerà quattro giorni.
Insieme a lui i più fedeli tra i gerarchi fascisti che hanno dato, in precedenza, tutte le disposizioni più accurate affinché la visita di Mussolini diventi un vero e proprio evento mediatico, di cultura e società e che coinvolga l’intera cittadinanza.
Il Duce in città per quattro giorni deve constatare con i suoi occhi quanto il fascismo sia al culmine della sua forza, della sua grandezza e della sua popolarità.
Un evento assoluto che ha coinvolto i militari, i gerarchi, il Porto cittadino, gli stabilimenti della riviera Levante e ogni persona del territorio, compresi gli alunni delle scuole di ogni ordine e età.
Tra loro c’è anche Irma, la figlia del commissario Boccadoro, bambina adorabile, sveglia e “incamerata” nella migliore gioventù fascista del tempo. È lei la vera protagonista “altra” del romanzo, attraverso di lei e della sua storia di alunna modello dell’istruzione fascista l’autore ha il pretesto, indovinatissimo, per poter descrivere la scuola e la società degli anni ’30 della dittatura italiana, gli usi e i costumi, le uniformi scolastiche e l’istruzione di regime inculcata anche alle più giovani leve in una Dominante assoluta di potere palese e di poteri occulti.
Gli stessi poteri nascosti che deve individuare e sgominare il commissario Boccadoro, responsabile della sicurezza in città e soprattutto nei giorni fatidici della visita del Duce.
Da un condannato per omicidio, infatti, Boccadoro ha scoperto che in città c’è un vero e proprio complotto portato avanti da persone organizzate e pericolose.
Armando D’Amaro costruisce, così, una vera e propria corsa contro il tempo che dovrà sgominare i congiurati ma salvare anche l’immagine di un evento su cui sono puntanti i riflettori dell’intera nazione. L’intera narrazione ha, però, una sua impalcatura dove l’autore presenta in maniera sapiente i veri gerarchi fascisti e gli uomini e le donne comuni, i proclami del regime e i dialoghi tra moglie e marito, i motti delle camice nere e le “canzonette” in voga del tempo trasmesse alla radio.
Di grandissimo interesse al racconto e al romanzo in sé le note storiche inserite nel libro come se si trattasse di un manuale scolastico ma trattate con la giusta misura di un giallo e quindi interessanti e stimolanti per il lettore quanto l’intera trama.
Il 1938 è un anno emblematico per il fascismo nella penisola italica che all’apice del suo fulgore di lì a poco dovrà fare i conti con la Seconda Guerra mondiale, il tradimento dei tedeschi e la caduta di un Regime ad opera degli stessi italiani.
Nero Dominante attraverso una trama da giallo del genere strizza parimente l’occhio alla storia più dolorosa del Paese e lascia il lettore con la consapevolezza che ci sono ancora tante cose da scoprire e approfondire nell’Italia 3.0.

Antonia Del Sambro

Potrebbero interessarti anche...