Radiopirata (ed. Marsilio), quarto romanzo di Francesco Carofiglio come il precedente Ritorno nella valle degli angeli (Premio Stresa di narrativa 2010) di cui è il prequel, è ambientato ad Aquilana, immaginaria località sulle alture tra Puglia e Basilicata, collegata con la corriera a Foggia. Estate 1981, quattro ragazzi legati da forte amicizia danno vita ad un progetto ambizioso: realizzare una radio libera. Nello stesso periodo si compiranno scelte che cambieranno il corso delle loro vite; Giovanni Lauria, bello come Alain Delon sogna di diventare calciatore professionista e di sposare al più presto Teresa, la sua fidanzata che invece si è iscritta all’università e è decisa a portare a termine gli studi e la specializzazione. Francesco Spera, detto Ciccio, sogna di diventare deejay, fa il commesso a Foggia in un negozio di dischi e ogni sera ne porta a casa un paio da registrare e Tonio è un piccolo genio della meccanica e dell’elettronica. Ci riusciranno, il misterioso deejay Lupo Solitario scuoterà con la sua voce affascinante e le sue storie fantastiche la valle. Compare di sfuggita il fratello minore di Giovanni, Vincenzo Lauria che da grande diventerà giornalista a New York e sarà protagonista di Ritorno nella valle degli angeli.
Altri personaggi interessanti sono don Lorenzo, un giovane prete con una forte passione per la musica, i baroni Mazzacane, ospitali con il dramma della terribile malattia di cui è affetto il marito, Margherita Lagrasta, figlia del sacrestano con il suo inquietante segreto e Marie Magdalene, nigeriana riservata e amante della lettura.
Citazioni di Leopold Sédar Senghor, Shakespeare e Sant’Agostino. Una bella storia di giovani adulti, una scrittura diventata più matura e più sicura che fa sì che arrivati all’ultima pagina resti il desiderio di saperne di più di alcuni personaggi intriganti e ben caratterizzati quali la baronessa Bianca Marie o Marie Magdalene, e di sperare di poter leggere anche le loro storie.