Nero Marsiglia



René Frégni
Nero Marsiglia
merdiano zero
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A Marsiglia, tra quartieri popolari e vie assolate, è in corso una frenetica ricerca: una bambina è scomparsa e la polizia sta mettendo a soqquadro la città, ma senza risultati. Il padre della piccola osserva stupefatto e distrutto dal dolore, i fallimenti delle autorità, senza riuscire a immaginare chi ci sia dietro quel rapimento.
Inizia così, con la tensione che schizza subito alle stelle questo bel romanzo di René Frégni, scrittore di polar, come li chiamano oltralpe, che nella sua scrittura deve molto ad un altro autore che di Marsiglia ha fatto la sua musa: Jean-Claude Izzo.
Frégni ne è ben consapevole e, infatti, apre il libro con una dedica che la dice lunga su quello che dovremo aspettarci dalla lettura: “A Jean-Claude Izzo abbattuto da due stecche di sigarette in pieno petto“.
Il romanzo di Frégni è un omaggio puro a Marsiglia, alle sue strade, ai suoi bar, al suo cibo, ai suoi bassifondi, al suo mare e ai suoi misteriosi sotterranei. Ma è anche un noir spietato e dolcissimo al tempo stesso, costantemente in bilico fra lo sgomento di un padre di fronte allo spettro della pedofilia che incombe sulla figlia, il suo atavico desiderio di vendetta, di violenza e la speranza che sia solo un brutto sogno dal quale si risveglierà presto.
Il protagonista si chiama Antoine Briata, postino vedovo che vive solo per una ragione: sua figlia Marie.
“Non puliva i vetri né toglieva la polvere sopra il frigorifero, ma si occupava della piccola Marie, sua figlia, con un amore ogni giorno più grande”.
La vita di Antoine cade in pezzi all’improvviso, il giorno in cui la piccola viene rapita all’uscita della scuola e non se ne ha più traccia. L’uomo, dopo un primo periodo di stordimento, decide di reagire. A convincerlo è un suo vecchio amico legato al mondo della criminalità, Jacky Costello, detto Cristal, per il suo sguardo glaciale. Proprio nel rapporto d”amicizia fra il protagonista e il gangster risiede uno dei punti di maggior forza del romanzo oltreché il motore dell’azione. Cristal, poi, agli appassionati del genere, non potrà non ricordare in molti tratti Beniamino Rossini, l’alter ego dell’Alligatore, in molti romanzi di Massimo Carlotto.
Ad impedire ad Antoine d’impazzire durante la caccia ai rapitori sarà Camille Ferréol, la maestra di Marie che con la sua dolcezza e materna pazienza sembra essere l’unica in grado di poterlo salvare dalla sua caduta verticale.
La ricerca della bimba inizierà coi metodi rudi della mala da un sexy shop in cui si svolgono loschi traffici. Da qui Antoine e Cristal si metteranno sulle tracce di un’insospettabile rete organizzata di maniaci e di cultori delle “emozioni forti”. Con due soli obiettivi: giustizia e vendetta. Fiutata la pista giusta il ritmo della vicenda si farà serrato: azione e atmosfera al punto da farvi leggere le ultime pagine d’un fiato.
(Articolo apparso su STILOS)

paolo roversi da STILOS

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