Cristiana Astori

Con quale alchimia hai convito il tuo editore a pubblicare un esordiente?
Ho mandato un mio racconto a “M-Rivista del Mistero”. È subito piaciuto e me ne sono stati richiesti altri, tra cui quello per l’antologia “In agenda FNAC”… In realtà l’idea non era stata mia, ma di Alda Teodorani che va dicendo in giro di leggere i miei scritti “perché sono brava”.

Consiglieresti a chi scrive di seguire un corso di scrittura creativa? Perché?
Non posso dire di esserne contraria, visto che ogni anno tengo anch’io corsi di scrittura e di sceneggiatura per fumetti nella mia città J In ogni caso penso che si possa insegnare la tecnica, alcuni trucchi e accorgimenti, forse si può anche far nascere la passione (come è successo a un mio allievo, Davide Garbero, che non si era mai cimentato nella scrittura e ora pubblica per Alacran). Però ritengo che un po’di predisposizione ci debba essere, oltre al desiderio di passare le nottate e i weekend a spaccarsi gli occhi davanti al pc. Per me essere scrittori vuol dire anche questo, cioè essere disposti a sacrificare un po’di tempo e di spazio mentale per qualcosa in cui si crede. E se non ci credi, è meglio non cominciare neppure.

Autore preferito? Perchè?
Dici bene “autore” … o forse sarebbe meglio dire “autori” e non scrittori. I miei modelli sono letterari, fumettisti, cinematografici, musicali anche. Il mio intento è riuscire a coniugare e contaminare all’interno della parola scritta forme espressive diverse in modo che chi mi legge si veda scorrere davanti una specie di film, con tanto di musiche e tutto il resto. Autori? Da Shakespeare a George Romero, da Patrick McGrath a Nick Cave, da Bruce Springsteen a John Carpenter, da Joyce Carol Oates a Garth Ennis e, ovviamente, Joe R. Lansdale.

La più bella soddisfazione avuta come scrittore?
Se ricordo bene, il giovane Holden diceva che quando ti piace un libro ti viene voglia di chiamare l’autore e di chiacchierarci al telefono. Io, dopo aver letto La Notte del drive-in, ho desiderato sopra ogni altra cosa che Joe R. Lansdale leggesse i miei racconti. E così è stato, si è mostrato super disponibile, forse perché accomunati dalla stessa passione per lo splatter, i fumetti e Johnny Cash e ha pure scritto un blurb sul mio libro. “Autrice di storie lucide e taglienti…” Datemi un pizzicotto che ancora non ci credo…!

Gli italiani, oltre che poeti e navigatori, sono tutti scrittori. Non sarebbe meglio che leggessero di più e scrivessero di meno?
Sì. Quando ho parlato dei corsi di scrittura, ho dimenticato un pezzo… sono fermamente convinta che chi non ha abitudine a leggere e non ha mai odorato avidamente un libro, non diventerà mai uno scrittore.

Quando trovi il tempo per scrivere e cosa fai nella vita per vivere?
Ora ho ben due lavori, entrambi che c’entrano con i libri. Bibliotecaria di giorno (per fortuna part time) e traduttrice di notte, o quasi, per Sonzogno e Alacran (Deaver, Preston, Westlake). Vi chiederete dove lo prendo il tempo per scrivere e avere una vita sociale dignitosa… me lo chiedo anch’io…

Si può vivere di sola scrittura oggi? Pensi che ci riuscirai un giorno?
Penso che sia possibile, sì. Ma che non sia facile e che molto spesso non dipenda dalle qualità dello scrittore, ma sia direttamente proporzionale al numero delle sue comparsate in tivù. Questo nei miei momenti di cinismo. Poi penso alla leggenda di Stephen King, quando racconta del dattiloscritto di Carrie che la moglie gli ha salvato dal cestino e tutto il resto… Be’, non escludo che un giorno possa succedere, perché no? Intanto il tradurre è uno dei lavori che più si avvicina allo scrivere ed è un’ottima palestra stilistica. Poi, chissà…

Che opinione hai degli agenti letterari? Ne hai uno?
Ne avevo uno quando scrivevo sceneggiature di fumetti e alla fine non ha mai combinato granché. È anche vero che il campo del fumetto è qualcosa di allucinante, non so se qualcuno di voi è già andato a presentare il suo lavoro ad Angouleme… Comunque, per ora preferisco autogestirmi.

Favorevole o contrario ai premi letterari? Hai mai partecipato?
Ho partecipato cinque volte, quattro delle quali ho vinto, quindi sì, posso dirmi favorevole J Il premio Ferrero per la critica cinematografica con la recensione di “Crash” di Cronenberg, quello del concorso letterario “Esperienze in giallo” con il thriller “La voliera”, e poi un premio ligure di poesia e narrativa quando facevo le superiori e un altro quando facevo l’università, il “Minikick festival” in cui ho scritto la sceneggiatura per un corto. Unico aspetto negativo, ti chiedono spesso di scrivere racconti brevi perché giustamente non hanno tempo di leggere dei mattoni… però il mio racconto per “Lama e trama” l’avevo tagliuzzato a tal punto per farlo stare nello spazio consentito che alla fine non si capiva più nulla. Si saranno di che diavolo stessi parlando :-/

Per cosa faresti carte false (editorialmente parlando)?
Be’, diciamo che se John Carpenter o Peter Jackson opzionassero un mio romanzo per farci un film sarei al setitmo cielo… Oppure Richard Kelly, quello di Donnie Darko…
E sicuramente sarei disposta a tutto (o quasi) pur di comparire in un’antologia insieme a Stephen King. Tutto questo perché è stato l’idolo della mia adolescenza… se sono diventata così mi sa che è tutta colpa sua.

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