Io vi vedo

Napoli 2012 – Erano 2 anni che, Maurizio Campobasso, era a capo del reparto investigativo anticrimine, costola operativa della mobile.Con lui una squadra indomita, di quelle che si muove nell’ombra, quella che tecnicamente si prende molti rischi e pochi onori, poca visibilità.Nel suo presente un collega odiato, una moglie, una ex collega amata, un gatto affettuoso che lo attende a casa, un apparecchio a pile a cui confidare il suo tormento e l’immensa solitudine, quella che mette radici dentro.Nel suo passato, i ricordi tormentosi e strazianti della perdita di tante persone importanti: tra cui, la più importante, quella che scatenerà e alimenterà la Furia. Nessuna analogia con il Gorilla di Dazieri.Il libro inizia con una missione, una di quelle che si basano sulle soffiate cosiddette “sicure”. Di più non si può dire, senza scoprire il plot.
La fine di “Io vi vedo” è davvero inaspettata!
E’ brava Simonetta Santamaria a mantenere alto il ritmo; costante e incalzante per tutto il romanzo, effetto, purtroppo, non sempre così scontato tra gli scrittori di un giallo, che spesso, proprio sul finale mettono il piede in fallo.
Ben scritto, ben articolato, un libro che si legge in una notte (forse due).
La Furia sia con voi.