PesceMangiaCane



paolo roversi
PesceMangiaCane
edizioni ambiente
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La sistematica azione criminale verso l’ambiente č ancora considerata dalla maggior parte dell’opinione pubblica un reato secondario e quasi invisibile, trascurato spesso dall’attenzione dei media.
Contro questa tendenza alla rimozione generale lavora Edizioni Ambiente che ormai da un paio d’anni ha affidato a talentuosi scrittori noir l’incarico di creare appassionanti storie partendo dalla realtŕ.

Paolo Roversi nel suo Pesce mangia cane parla di un territorio che conosce bene, la Bassa, quasi un personaggio seriale dei suoi romanzi, luogo d’elezione e dell’anima.
E l’affetto che nutre per la sua terra si coglie con forza: l’amore per il Po deturpato da saccheggi di sabbia per l’edilizia e di contaminazione profonda dovuta a scarichi industriali abusivi.
L’amore per quella Bassa turbata dal ritrovamento dei cadaveri di imprenditori senza scrupoli che hanno depredato e ferito il grande fiume.

Roversi costruisce una trama credibile intrecciando due piani narrativi, quello dell’indagine a due, portata avanti da un magistrato donna e da un carabiniere del Cta (Comanda per la tutela dell’ambiente) e una narrazione quasi sentimentale e lucidamente idealista del cattivo di turno.

Due bei personaggi gli inquirenti, mai noiosi o troppo convinti del loro ruolo ma, anzi, assolutamente credibili sia sul piano lavorativo sia su quello della (sgangherata) vita privata fatta di doppiezza e frustrazione per una tranquillitŕ esistenziale che non arriva mai. Il ritmo č sostenuto ma sempre venato di quella sorta di placida vaghezza e ironia che contraddistingue i luoghi e l’autore stesso.

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alessandra anzivino

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