Quasi innocente – Paolo Pinna Parpaglia



Paolo Pinna Parpaglia
Quasi innocente
Newton Compton
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Quasi innocente, il volto italiano del legal thriller
Che bello essere sorpresi anche in piena estate da un romanzo originale, forse unico nel suo genere, dove la coralità delle azioni e dei personaggi è finalizzata a una trama ricca, ingarbugliata con sagacia, piena di chiaroscuri dove il lettore può soffermarsi a riflettere, giudicare, assolvere e dilettarsi con pagine di grande narrazione!
Quasi innocente è qualcosa che sempre più di rado si trova nella letteratura italiana, è un libro che strizza parecchio l’occhio ai legal thriller anglosassoni e che vede, allo stesso tempo, le figure femminili come protagoniste assolute.
È donna infatti, l’avvocato Demelas, chiamata nell’entroterra delle Sardegna a difendere il primo sospettato di un atroce e duplice delitto, sono donne le mogli che si ritrovano loro malgrado a diventare testimoni oculari e complici dell’assassinio dei loro mariti, infine è donna la terra di Sardegna, un luogo che da sempre riesce a mantenere ben nascosti i suoi segreti secolari e i suoi misteri più profondi. Fascino, mistero, oscurità e rivalsa dunque sono gli ingredienti più importanti e singolari di questo libro, dove l’autore parte dalla ricerca di un killer e di un presunto colpevole per raccontare di psicologie sociali e familiari, usi e costumi di una terra antica, e perché no, ancora una volta della condizione della donna in ogni tempo e in ogni luogo.
La trama si basa fondamentalmente sull’omicidio di due uomini, due mariti e padri di famiglia di Borore, piccolo paese dell’entroterra sardo nell’area del Marghine. Un posto isolato dove si conoscono tutti e dove i segreti di ognuno finiscono con il convogliare in quelli di qualcun altro. Un posto dove chi non si veste, parla, si muove o ragiona come la massa è per forza strano e dunque possibilmente colpevole o appunto quasi innocente. Giuseppe Nonnis e Mariano Spada sono morti per mano di un killer che ha messo su un intricato marchingegno così che mentre sono legati e immobilizzati come le loro moglie, queste ultime, facendo un qualsiasi movimento innescano il grilletto dell’arma che gli esplode il proiettile in faccia. Un orrore. Una vendetta terribile che lascia le donne vedove e assolutamente provate, sconfitte e colpevoli loro malgrado.
Subito a Borore si sospetta di Roberto Cherchi, giovane considerato dai più strano e diverso e che sembra avere avuto degli attriti proprio con i due uomini assassinati. Le forze dell’ordine, quindi, si recano a casa Chierici per interrogare e fermare il giovane ma Roberto si è già dato alla fuga ed è scomparso in quella parte della sua terra di origine che conosce come le sue tasche. La famiglia, credendo nell’assoluta innocenza del ragazzo, chiama da Cagliari Demelas per farlo difendere e scagionare da ogni accusa, ma l’avvocatessa comprende quasi immediatamente che a Borore esiste più di una verità e più di una trappola in cui si può facilmente cadere. E chi è davvero Roberto, perché è scappato, e quanti misteri si devono scoperchiare prima di arrivare alla verità?
Paolo Pinna Parpaglia è un autore che merita di essere conosciuto per la sua straordinaria capacità di creare storie fuori dall’ordinario, dare vita a personaggi più unici che rari, e avere la dote di sapere scrivere con limpidamente e con armonia.  

Antonia del Sambro

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