Sumire è una ragazza semplice con il grande sogno di diventare una scrittrice, nonostante non riesca a portare a compimento un solo romanzo.
I suoi genitori, per incoraggiarla, le hanno promesso che avrebbero sostenuto tutte le sue spese fino al compimento dei 28 anni. Se entro quella data però non fosse riuscita a diventare una scrittrice e a mantenersi da sola, allora sarebbe dovuta andare a lavorare accantonando per sempre il suo sogno.
Un giorno, al matrimonio della cugina, Sumire incontra Myu, una donna raffinata, sposata, in carriera, che fa subito breccia nel cuore di Sumire, che si innamora di lei. Anche Sumire colpisce subito positivamente Myu che le propone di lavorare per lei.
Sumire accetta subito, e anche se il lavoro la fa allontanare dalla scrittura, si sente soddisfatta della nuova mansione.
Durante il viaggio di lavoro di Myu e Sumire in Europa, Sumire sparisce di colpo quando si rende conto che Myu non potrà mai corrispondere il suo amore.
La ragazza dello Sputnik è un romanzo non molto lungo, profondo e introspettivo.
La narrazione viene fatta fare a un personaggio anonimo, un amico di Sumire, insegnante di scuola elementare che di sé parla pochissimo, lo stretto necessario per far capire il suo legame con la ragazza, anche perché è innamorato di lei dai tempi della scuola anche se lei non ha mai ricambiato. Con Sumire parla di tutto e l’aiuta a risolvere i suoi problemi, anche quando lei lo chiama alle tre di notte, svegliandolo.
I personaggi di Sumire e di Myu vengono descritti approfonditamente, come approfonditamente sono descritti i sentimenti dei tre personaggi, portando così il lettore a viverli in prima persona.
Temi fondamentali trattati mirabilmente da Murakami sono la solitudine e l’incomunicabilità causata dall’impossibilità dei personaggi di riuscire a condividere appieno i loro sentimenti.
La fine del romanzo è ciò che colpisce di più,lasciando una nota di speranza nei lettori, che si ritrovano a tirare un sospiro di sollievo dopo aver passato momenti di dolore e spavento causati dalla sparizione di Sumire.
La ragazza dello Sputnik
Micol Borzatta