Alessandro Micuzzi mi piace. Uomo intelligentemente calibrato, non si sente una cima, mette i calzini scompagnati, č smemorato, mastica un toscanello, s’immalinconisce nel ricordo di un matrimonio finito e la sua Milano č piů vera di quella reale.
Ma Micuzzi si trova sul gobbo 4 morti, due travestiti e due omosessuali. E’ un gay anche l’ineffabile prof. Susanni ? Il commissario sotto l’egida implacabile di un questore definitň Kapň, si barcamena tra un giallista fallito che si č eclissato, un ladro nano, una verbosa studentessa inglese che l’intriga e uno scrittore sudamericano in voga scomparso, con una moglie fascinosa, coadiuvato da un ispettore che sembra in tutto meglio di lui, ma forse sa di non esserlo.
Un quinto morto a tradimento e ancora un omosessuale. Un bancomat misterioso…
Un magazzino pieno di libri sui Rosenkranz. Un tossico da appuntamento a Micuzzi e gli spara.
Lo scrittore in voga č stato sgozzato a Caracas. O no? Un nuovo libro giallo di successo…
Questi sono gli ingredienti saporiti della ricetta. Con la pista che si biforca, Micuzzi rischia di andare in tilt, ma infine riesce a tirare le fila di un funambolico carosello di ipotesi, arrivando alla soluzione.