Roma. Estate e autunno 2011. Milioni di metri cubi di cemento nei trenta chilometri dall’Eur al mare, dalla Cristoforo Colombo al waterfront di Ostia, case e chiese, casinò alberghi ristoranti palestre negozi, un enorme progetto edilizio, decine di migliaia di occupati, architetti e commercialisti già al lavoro, una delibera da tirar fuori all’improvviso. Malavita organizzata della Romanina e del Lido, camorra e ‘ndrangheta si sono alleate, hanno le interessate coperture parlamentari ministeriali ecclesiastiche giudiziarie poliziesche. E sempre aleggiano i fantasmi del Dandi, del Libanese, del Freddo. Qualcosa si inceppa, qualcuno si ribella, altri servono lo Stato, proprio nel momento in cui Berlusconi è costretto a dimettersi e arriva l’apparenza tecnica al governo. Si erano fronteggiati 18 anni prima nel circolo del tifo romanista il 18enne Malatesta e il più vecchio altissimo Samurai, si ritrovano e scontrano ora, la testa calda divenuta tenente colonnello, il fascista colta mente criminale. Carlo Bonini e Giancarlo De Cataldo (“Suburra”, Einaudi 2013, pag. 481 euro 19,50) raccontano con maestria e grande stile il noir capitale contemporaneo.
Suburra
valerio calzolaio