Annamaria è una ragazza milanese di buona famiglia cui la vita non va come vorrebbe. Le sue nemiche invisibili hanno un nome: anoressia e bulimia. La personale soluzione che la protagonista troverà per venirne fuori sarà quella di entrare in un altro tunnel: la droga. Così, sin dalle prime pagine di questo romanzo autobiografico veniamo proiettati nell’universo cupo di una ragazza eroinomane e cocainomane. Ci verranno descritte le sue peregrinazioni sessuali per pagarsi la dose, le sue avventure con uomini e donne, la consapevolezza, sempre crescente, di una vita ormai in caduta libera. Finché gli appare una speranza per salvarsi: scappare negli States, a Los Angeles, per studiare all’università. Nella metropoli statunitense, però, le cose non andranno tanto meglio: in un susseguirsi di avventure sensuali (come del resto richiede la collana Pizzo Nero) Annamaria, fra locali di lap dance, stupri, avventure a pagamento, quartieri degradati per farsi di crack, troverà l’amore. Saffico; che la porterà a cadere del tutto. La situazione precipiterà e lei dovrà far ritorno forzatamente a Milano in cerca di una (im)possibile redenzione.
Un libro, nel complesso, non certo privo di cliché che comunque non ne inficiano la lettura. Del resto, l’intento dell’autrice probabilmente non era di stupire il lettore ma di raccontare i suoi primi, difficili, venticinque anni. (paolo roversi)
Lakme Annamaria P. – Tradire l’eroina con l’amore – Borelli Pizzo nero GIUDIZIO: 
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