Al centro del mirino – James Patterson, Michael Ledwidge

Nevica forte a New York, anche se è novembre. E’ notte, le strade sono sgombre e già di per sé questa è una novità per la città che non dorme mai. In uno degli appartamenti che si affacciano su Amsterdam Avenue, il professor Rafael Arruda si accinge a raffinare le sostanze del MDMA che poi verrà messo in commercio e che gli frutterà un tot di quattrini. La sua è un’attività che svolge di nascosto visto che di giorno è un professore emerito di università.

Ci sono però due persone, le uniche che in quella notte di novembre, che si aggirano per le strade in sella ad una BMW ultimo modello. Una coppia affiatata sia nella vita che nel lavoro. Peccato che quel lavoro sia quello di killer professionisti e che il professor Arruda e il suo team di narcotrafficanti siano entrati nel loro mirino.

Nel frattempo il buon Mike Bennet sforna pancake senza sosta per saziare la sua famiglia numerosa. Il poliziotto senza paura, ormai celebre nelle saghe del buon Patterson, viene chiamato in causa quando la vita del Presidente USA sembra essere messa in pericolo da un’attentato ordito, forse, dal nuovo leader russo.

Siamo alle porte di una nuova guerra fredda? Non lo si può mai sapere se non si indaga e il protagonista di Patterson scoprirà con la solita sagacia che Arruda e il Presidente degli Stati Uniti (a cui stingerà personalmente la mano) sono in qualche modo legati e che quella coppia affiatata di killer (che ricordano enormemente il film holliwoodiano Mr. & Miss Smith) saranno il pericolo numero uno da debellare nelle strade della Grande Mela.

Colpi di scena, effetti speciali come se piovesse, spirito americano e patriottismo che trasuda (un pò troppo) dalle pagine che scorrono come sempre veloci e adrenaliniche e che riportano Mike Bennet al centro della scena. Sagace e vincente, come sempre.