Enigma Majorana – Stefano Mancini



Stefano Mancini
Enigma Majorana
Fanucci
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Recensione di L’enigma di Majorana, Stefano Mancini, Fanucci

Ettore Majorana è stato uno dei più grandi fisici teorici di tutti i tempi e i suoi studi sulla meccanica quantistica relativistica sono serviti ai suoi successori per importantissime teorie in questo ambito. Majorana, però, è noto anche al di fuori del campo scientifico per la sua improvvisa scomparsa, a soli 32 anni, avvenuta nel 1938 a Palermo. Attenzione, scomparsa nel senso che Ettore parve svanire nel nulla, di lui si persero le tracce e il suo corpo non venne mai ritrovato. Furono formulate diverse teorie intorno a questa misteriosa sparizione: alcuni hanno pensato al suicidio, deducendolo dal grave stato depressivo in cui si trovava in quei mesi e dalle missive inviate a un amico che lasciavano intendere i suoi propositi di morte; altri hanno ritenuto si fosse nascosto in qualche convento o monastero e lì avesse trascorso il resto della sua esistenza; altri ancora hanno ipotizzato si fosse rifugiato in Argentina o in Sicilia o fosse tornato a Roma in incognito.

Sul mistero di questo scomparsa  Stefano Mancini con L’enigma di Majorana ha costruito un thriller avvincente e coinvolgente, specie nella prima parte, in cui i due protagonisti, il giornalista sportivo Ethan e la sua compagna, la scienziata Kirsten, si trovano inseguiti per mezzo mondo dai soldati di una misteriosa organizzazione paramilitare, senza capirne il motivo. Solo quando giungeranno a Roma cominceranno a intuire in quale pericolosa situazione si sono trovati coinvolti. La trama si svolge su più livelli temporali, nel passato e nel futuro, nel 2023, facendo immergere il lettore nei misteri della fisica e nel cinismo della politica. Sono tanti i personaggi famosi in cui ci imbatteremo, da monsignor Luigi Di Liegro, fondatore della Caritas romana a Wernher von Braun, il padre delle missioni spaziali americane. Sullo sfondo, come filo conduttore, si muove la malinconica figura di Ettore Majorana, con la sua incapacità di adattarsi, lui genio talentuoso, a un mondo di persone normali, con la sua passione assoluta e sfrenata per la scienza che, purtroppo, non sarà in grado di offrirgli né la felicità né tantomeno la pace.

Per costruire questo romanzo, Mancini ha svolto un accurato e approfondito lavoro di documentazione storica, avvalendosi inoltre di vaste conoscenze nell’ambito della fisica, il risultato è un’opera che attraverso il genere del thriller fantascientifico rende omaggio a una mente eccelsa e infelice.

Donatella Brusati

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