Uscito in Spagna nel 1980, “Un bacio da amico” è il secondo libro di Juan Madrid tradotto in italiano e pubblicato da Alacràn dopo “Cronache di Madrid in nero”.
Ambientato a Madrid, nel centrale quartiere popolare di Malasaña dove tuttora vive l’autore, si svolge tra locali notturni, ambienti degradati e case sontuosissime, con un sottobosco umano di miseria più morale che materiale.
Protagonista è Toni Romano, al secolo Antonio Carpintero, ex-pugile e ex-poliziotto congedato dopo la morte di Francisco Franco che vive di lavori estemporanei al margine della legalità. Toni viene incaricato dalla splendida e ambigua Ana di indagare sulla sparizione del marito, Otto Schultz, segretario del ricco signor Eloseguì che si è volatilizzato insieme a documenti molto compromettenti. Nel corso delle indagini Toni scopre che Eloseguì sta pagando alcuni picchiatori fascisti per seminare lo scompiglio nel quartiere di Malasaña e fare in modo che gli abitanti svendano a poco prezzo le loro case a società immobiliari che fanno capo a lui e intendono costruire nuovi e costosi palazzi.
Scritto con un linguaggio crudo e spesso brutale come un pugno nello stomaco, questo libro è un pretesto per raccontare il tentativo di speculazione edilizia ai danni del quartiere di Malasaña da parte della malavita, fatto del quale lo stesso Juan Madrid era venuto a conoscenza nel suo lavoro di giornalista per Cambio 16 ma che non poteva raccontare sul giornale per mancanza di prove certe.
La lettura è piacevole e il finale lascia letteralmente di stucco.
Un plauso a Alacràn per l’impegno a tradurre validi autori spagnoli molto noti in Spagna e altre nazioni ma da noi poco conosciuti.
Un bacio da amico
Ambretta Sampietro