Stasera si brinda a Un giorno a Milano, sulle orme di Scerbanenco e della scuola dei duri

Nel 1993, in un bar di corso Garibaldi nasceva, da un’intuizione di Andrea G. Pinketts, la Scuola dei Duri. Si trattava di un pugno di giallisti spinti della necessità di raccontare Milano attraverso il crimine che era esistito negli anni ’60, quando c’era Giorgio Scerbanenco, che descriveva gli anni del boom attraverso le sue malefatte. Da quell’esperienza era nata un’antologia pubblicata da Stampa Alternativa dal titolo “Crimini, i racconti della scuola dei duri”. Oggi, a vent’anni di distanza, quel progetto riprende forma con una nuova antologia “Un giorno a Milano” pubblicata da Novecento editore nella nuova collana Calibro 9 e tenuta a battesimo dallo stesso Pinketts.

“Milano è la fidanzata”, scrive lo scrittore milanese nell’introduzione “Si sveglia presto anche se ha dormito poco. Lo stesso tempo di sonno alcolico, o causato da una botta in testa, che condividono i suoi amanti.”

Un giorno a Milano”, a cura di Andrea Carlo Cappi , è un’antologia, di nove racconti nerissimi ambientati tutti lo stesso giorno, il 12 novembre, sotto alla Madonnina. Ogni racconto si svolge in un quartiere diverso – da Lambrate ai Navigli, da Duomo alla Centrale – per tracciare una vera e propria cartina tornasole del crimine meneghino.

Gli scrittori coinvolti sono: il trio Riccardo Besola, Andrea Ferrari e Francesco Gallone, Andrea Carlo Cappi, Stefano Di Marino, Giuseppe Foderaro, Francesco G. Lugli, Giancarlo Narciso, Ferdinando Pastori, Francesco Perizzolo, Paolo Roversi.

Stasera, il fatidico “giorno a Milano”, è anche stata fissata la prima presentazione ufficiale alle ore 21, allo Spazio Melampo di via Carlo Tenca 7 dove interverranno tutti gli autori per brindare alla rinata Scuola dei Duri con un calice di vino novello.
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